I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 23 GIUGNO
Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
FILM IN EVIDENZA
MOTHER’S DAY
di Garry Marshall con Jennifer Aniston, Kate Hudson, Julia Roberts, Jason Sudeikis, Shay Mitchell, Britt Robertson
(commedia, sentimentale)
Esperto e sommo conoscitore della mezzo cinematografico da oltre un trentennio, il regista di Pretty Woman Garry Marshall ripone la firma sulla commedia romantica Mother’s Day interpretata da Jennifer Aniston, Kate Hudson, Julia Roberts e Jason Sudeikis. La pellicola segue una serie di vicende incrociate che evidenziano l’importanza del legame materno, trascinandoci all’interno delle vite di un gruppo di donne nella settimana antecedente la festa della mamma.
Sandy (Jennifer Aniston) è una madre divorziata di due ragazzi il cui ex marito si è recentemente risposato con una donna più giovane nome Tina (Shay Mitchell). Miranda (Julia Roberts) è una scrittrice che ha lasciato il suo unico figlio, Kristin (Britt Robertson), in adozione dalla nascita. Ma quando Kristin si prepara per il matrimonio, inizia a contemplare un tassello mancante della propria esistenza e, incoraggiata dalla sua amica Jesse (Kate Hudson), si lancia alla ricerca della madre. Nel frattempo Jesse deve affrontare i suoi genitori che non vede da tempo e confrontarsi inevitabilmente con loro. Forti, coraggiose, sexy, divertenti e imperfette, le protagonisti femminili dovranno fare i conti con problemi e imprevisti che metteranno a nudo la loro anima amorevole e dolcemente fragile. Mother’s Day è un film commovente che celebra la mamma e mostra quanto la sua figura, anche involontariamente, abbia un peso specifico influente sul cammino di crescita dei figli. Toccante.
SEGRETI DI FAMIGLIA
di Joachim Trier con Isabelle Huppert, Gabriel Byrne, Jesse Eisenberg, Amy Ryan
(drammatico)
Isabelle Reed è una delle migliori reporter di guerra, ha rischiato numerose volte di perdere la vita, ma è riuscita sempre a tornare a casa dalla sua famiglia. Una sera, la donna muore tragicamente non per un proiettile vagante in territori ostili, bensì per un banale incidente automobilistico. Tre anni più tardi, in occasione di una retrospettiva in suo onore, la famiglia si riunisce e il padre cerca di riconnettersi con i due figli, rimasti aggrappati a ricordi distorti e a sentimenti contrastanti.
Il film diretto da Joachim Trier, è stato presentato al festival de Cannes 2015 da dove ne è uscito ammaccato. SEGRETI DI FAMIGLIA (in originale Louder than Bombs) è un dramma intimo, che scava nei rapporti famigliari e vaga tra i sensi di colpa alla ricerca del vero colpevole di quella catastrofe. Che sia stato l’eccessivo successo, il troppo dolore inferto o, ancora, la guerra vissuta a lungo? Che i ricordi di quest’ultima fossero divenuti insopportabili?
Il risultato è un’opera con incedere incespicante, indecisa sul registro da tenere, che ci fa sperare in risvolti che purtroppo non si avverano, nonostante la presenza di un grande cast. Ondivago.
THE CONJURING – IL CASO ENFIELD
di James Wan con Vera Farmiga, Patrick Wilson, Frances O’Connor, Madison Wolfe, Lauren Espostito, Patrick Mcauley, Benjamin Haig
(horror)
A tre anni di distanza da The Conjuring – L’evocazione e metabolizzata l’incursione nel cosmo action di Fast & Furious 7, l’acrobata dell’horror contemporaneo James Wan torna a manipolare la realtà e a trascinare il pubblico in un vortice di suggestioni, impressioni e paure con The Conjuring – Il caso Enfield.
Innovatore moderno e estesa nobile di un genere portato all’apice da maestri quali William Friedkin, Mario Bava e Dario Argento, l’eclettico Wan confeziona un’opera orrorifica moderna e dinamica che, in qualche modo, riesce a stanziarsi su atmosfere differenti rispetto a quelle infuse al lungometraggio precedente. I coniugi Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga) vengono chiamati a risolvere un misterioso caso paranormale nel borgo londinese di Enfield, dove una famiglia è tormentata, giorno e notte, da una oscura entità demoniaca presente nell’abitazione. Avvalendosi di una messa in scena spettrale, dominata da un clima tetro e ansiogeno, il regista entra nel cuore di una storia intrigante, la cui tenuta ‘emotiva’ è riposta nelle mani dei due protagonisti, demonologi professionisti ed esperti dell’occulto che sanno come affrontare lo spirito maligno. The Conjuring – Il caso Enfield è un blockbuster teso e brillante dal grande impatto commerciale, capace di turbare lo spettatore durante la visione. Inquietante.
JEM E LE HOLOGRAMS
di Jon M. Chu con Aubrey Peeples, Stefanie Scott, Aurora Perrineau, Hayley Kiyoko, Ryan Guzman, Molly Ringwald, Juliette Lewis
(musicale)
Reduce dalla parentesi illusionista in Now You See Me 2, il filmmaker Jon M. Chu porta sul grande schermo una storia dedicata alle stelle nascenti e alla loro strada verso il successo in Jem e le Holograms.
Jerrica è una ragazza di provincia che grazie a internet viene catapultata improvvisamente dalla realtà dei video underground al magico universo delle superstar con lo pseudonimo di Jem. Insieme alle tre sorelle aspiranti musiciste, la giovane inizia si avventura in un percorso che le consentirà di dimostrare il suo talento e scoprire che il proprio destino è legato ad un dono innato e prezioso: la sua voce.
Tratto dall’omonima serie animata popolare negli anni ’80 (a sua volta ispirato alle bambole Hasbro), Jem e le Holograms è un teen movie in versione live action che strizza l’occhio alle nuove generazioni ma si discosta in tutto e per tutto dallo spirito scanzonato del cartoon, diventato oggetto di culto per le sue atmosfere rock, i colori sgargianti e i look trash e grotteschi delle iconiche protagoniste. Tra situazioni improbabili e momenti surreali, il film fatica a ricalcare le orme dell’originale predecessore (con le sexy eroine camp) e appare come surrogato dell’epoca cross-mediale di YouTube e dei fenomeni globali – ad interim – nati sul web. Incompiuto.
KIKI E I SEGRETI DEL SESSO
Paco León con Natalia de Molina, Alex Garcia, Candela Peña, Luis Callejo, Silvia Rey, Paco León, Ana Katz
(commedia)
Dopo aver recitato insieme a Olivia Molina in Dieta Mediterranea e aver diretto Carmina o revienta (2012) e Carmina y amén (2014), Paco León approda nuovamente al cinema per raccontare i desideri più segreti e le trasgressioni più stravaganti nella piccante commedia Kiki e i segreti del sesso.
Cinque storie d’amore per altrettante, bizzarre, “parafilie” sessuali (efefilia, la dacrifilia, urofilia, dendrofilia, arpaxofilia): sono questi gli ingredienti principali dell’opera del regista andaluso che, con naturalezza, coraggio e un pizzico di furbizia, realizza la sua personale trasposizione, in salsa spagnola, del film australiano The Little Death di Josh Lawson che in patria ha riscosso un notevole successo.
La tematica ‘carnale’ viene mostrata con ironia, umorismo e un velo di malizia, attraverso l’utilizzo di una chiave grottesca e provocante che Leòn ha, deliberatamente, infuso alla narrazione, rendendo la pellicola divertente, delicatamente eversiva ed estremamente vivace.
Kiki e i segreti del sesso va ammirato con la mente libera da ogni tabù e vicina ai pensieri dei protagonisti, abbattendo falsi pudori, chimere o complessi e gustandosi tutti i colori caldi della terra spagnola uniti al fascino del proibito. Esilarante.
I MIEI GIORNI PIU BELLI
di Arnaud Desplechin con Mathieu Amalric, Lou Roy-Lecollinet, Quentin Dolmaire
(drammatico)
Sono trascorsi vent’anni, Paul Dédalus sta per rientrare. Nel mentre, si lascia travolgere dai ricordi. Paul è uno studioso, un romantico, un uomo dalle mille sfaccettature, una persona segnata da un’infanzia difficile, dall’adolescenza impegnata politicamente e dalla prima età adulta dedicata a Ester, il suo grande amore. Poi molto cambia, alcune cose rimangono. Oggi, sta per tornare in Francia.
Vincitore a febbraio di un Cèsar, acclamato lo scorso anno a Cannes (Quinzaine des Réalizateurs), I miei giorni più belli (in originale Trois Souvenirs de ma Jeunesse, titolo ben più eloquente) è il nuovo lavoro di Arnaud Desplechin ed è la prosecuzione naturale di Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle). L’opera vede ancora Mathieu Amalric vestire i panni del protagonista, affiancato dal debuttante Quentin Dolmaire (qui al primo film). Il risultato è un viaggio nel tempo, un dramma che si dispiega tra sogni e realtà, tra dolori tradimenti e passioni, tra saggezza e irrazionalità. La pellicola è una danza nei sentimenti che ci seduce e, con delicatezza, socchiude i nostri cassetti della memoria. Una poesia.
LA CANZONE DEL MARE
di Tomm Moore con le voci originali di Brendan Gleeson, Fionnula Flanagan, David Rawle, Lisa Hannigan, Pat Shortt, Jon Kenny
(animazione)
In un faro vive una famiglia felice: Bronagh, in attesa del secondo bebè, papà Connor e il piccolo Ben. Alla nascita di Saoirse la mamma improvvisamente scompare, l’armonia s’incrina e il tempo non pare essere di aiuto a nessuno. Anni dopo Connor è ancora scosso, Ben incolpa la sorella dell’accaduto e l’ultima arrivata non parla. A scuotere la situazione sarà il trasferimento dei bimbi dalla nonna, a quel punto le sorprese non mancheranno.
Il regista irlandese Tom Moore ha all’attivo solo due film, entrambi però forti di una nomination all’Oscar. Come accadde con The Secret of Kells, anche La canzone del mare nel 2015 è stato portato all’attenzione dell’Academy. Il ragazzo (classe 1977) dimostra, infatti, un talento naturale nel creare favole in grado di incantare lo spettatore. La storia non abbonda di parole o effetti speciali, si avvale esclusivamente di un’ottima grafica 2D e di una trama che seduce chi guarda con sentimento, fluttuando dolcemente tra realtà e magia. Attingendo dalle leggende della sua terra, Moore confeziona un lungometraggio adorabile, con grande attenzione al dettaglio, che fa centro per la seconda volta. Incantevole.
https://www.youtube.com/watch?v=9Mpg4rh7LGM