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Dopo Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo- Il ladro di fulmini (2010), Chris Columbus torna a scavare nei meandri del genere ‘comedy-adventure’, ricco di spettacolari effetti speciali, alla ricerca di una strada originale ed inedita ma purtroppo priva del fattore ‘spensieratezza’. Considerando i cult del passato Mamma ho perso l’aereo e di Mrs. Doubtfire-Mammo per sempre, caratterizzati da quello spirito leggero e frizzante, con sprazzi di comicità slapstick ‘old school‘, è impossibile non pensare all’operato di Columbus negli anni ’90 in rapporto al suo ultimo lavoro. La freschezza e la spontaneità di quell’epoca, evocate da sceneggiature oneste e mai banali e da interpreti del calibro di Robin Williams (Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, L’uomo bicentenario) in grado di enfatizzarle al massimo, hanno lasciato spazio al linguaggio scurrile e al volgare più becero di Pixels, accentuato da uno script ‘indigesto’ firmato a quattro mani da Tim Herlihy e Timothy Dowling.

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Ma addentriamoci nella storia. 2015 : Sam Brenner (Adam Sandler), esperto di videogiochi arcade, viene chiamato dall’esercito americano per difendere la terra da un attacco alieno poiché 33 anni prima le forza armate avevano inviato nello spazio una capsula contenente dei videogiochi arcade classici, sperando di avere un contatto con gli extraterrestri. Ma quest’ultimi ‘decifrano’ l’atto come una sorta di dichiarazione di guerra e scatenano una battaglia distruttiva contro gli umani e il loro pianeta. A nulla serviranno le armi da fuoco dei soldati contro i mostri spietati dei videogames che gli alieni usano come arma offensiva e per tale motivo Brenner si rivolgerà al suo vecchio amico d’infanzia il nerd Ludlow Lamonsoff (Josh Gad) e ad un suo ex rivale di gioco Eddie Plant (Peter Dinklage), che lo sconfisse da piccolo durante una gara internazionale di videogames (per altro barando) per formare un team di esperti del ‘settore’ e sventare la terribile minaccia. A dare loro manforte e sostegno la bella Vanessa Van Patten (Michelle Monaghan), tenente delle unità speciali statunitensi.

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Complice un tema affrontato pedissequamente nel genere sci-fi, Columbus confeziona l’ennesimo film incentrato sull’invasione aliena, senza addizionare niente di nuovo e interessante ai suoi predecessori.
Non stupisce neanche il 3D, che sembra ormai già superato, o addirittura un obbiettivo non ancora raggiunto, che anzi crea solamente un danno visivo allo spettatore e risulta incredibilmente fastidioso.
Manca inoltre, come anticipato nella premessa iniziale, quella vena ironica che caratterizza Columbus nelle sue prime opere, qui disarmato dagli stessi alieni che prendono d’assalto la terra.
Il cast, per quanto possa essere apprezzabile nel complesso, non risulta eccezionale ne tanto meno indimenticabile, ad esclusione di Adam Sandler e Peter Dinklage che, nonostante le performance non impeccabili, interpretano in maniera funzionale il loro ruolo all’interno del contesto narrativo, senza aggiungere, a livello personale, quel quid di vivacità in più in grado di donare alla pellicola un’essenza brillante e travolgente.
Una commedia d’intrattenimento a cui mancano non pochi quadratini (pixels) per completare il quadro della risoluzione filmica,  più propensa a catalizzare l’attenzione di una piccola frangia del pubblico giovanile, in particolare quella dei più piccoli che apprezzano con entusiasmo il fascinoso mondo degli alieni e dei videogiochi, manipolato grazie ai molteplici trucchi del cinema odierno.
Andrea Rurali & Alberto Vella 

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