Paolo Sorrentino presenta alla Mostra del Cinema di Venezia in concorso il film più intimo della sua carriera, fra Fellini, famiglia e sogni da realizzare

Paolo Sorrentino commuove il Lido di Venezia con il suo personale Amarcord, È Stata la Mano di Dio, un’intima lettera d’amore a quella Napoli rappresentata con sensibilità umana dai genitori, morti tragicamente nel 1986, e dal vate Diego Armando Maradona, emblema divino e mito idealizzato da una città intera.

Il mistero di un amore così grande e passionale è giusto che rimanga tale. Non si può spiegare qualcosa d’intangibile, che trascende ogni logica e rimane saldo nel corso degli anni. Sorrentino decide così di usare l’escamotage narrativo dell’elemento biografico creando Fabietto Schisa, il suo alter ego adolescente degli anni ’80. Un giovane fragile, insicuro ma con il sogno di diventare regista. Fabietto vive l’adolescenza spensierata in una classica famiglia allargata del Sud Italia, fra pranzi, giornate al mare, sorrisi, l’incarnazione dell’eros nella florida zia Patrizia (interpretata da Luisa Ranieri) e gli scherzi della madre Maria (Teresa Saponangelo) al padre interpretato da Toni Servillo.

Sorrentino mette da parte l’estetica suntuosa dei suoi ultimi film per dare spazio ai personaggi: sono loro i prismi attraverso i quali i colori della vera “grande bellezza” vengono rivelati al pubblico. Il regista premio Oscar mescola elementi del folklore e sprazzi di realtà per raccontare “Fabietto“, prima che la vita lo ponga di fronte alle responsabilità, plasmandolo nel “Fabio” che lo accompagnerà tutta la vita.

È Stata La Mano di Dio è il film sull’esorcizzazione del dolore, come ha ammesso lo stesso Sorrentino, ma è anche una storia universale in cui tutti possiamo rispecchiarci. Il regista, infatti, rimuove la sua aura ieratica e si spoglia di fronte al pubblico per mostrare tutte le sue fragilità.

Il visionario è l’unico grande realista” diceva Fellini, che appare sotto forma di voce fuori campo, ed aveva ragione: il visionario Sorrentino con È Stata la Mano di Dio firma il suo film più puro e intimo, depositato nella sfera realista e capace di far esplodere le emozioni.

Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino – una produzione The Apartment, società del gruppo Fremantle – È Stata la Mano di Dio uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021.