Quante volte abbiamo già visto film ed episodi di serie tv riprendere il classico tema del loop temporale quotidiano?
Mi sveglio, vivo la mia giornata, mi addormento e/o muoio, quando mi risveglio sono di nuovo alla mattina precedente.
Ogni tanto viene introdotta una variazione sul tema: thriller, fantascienza, commedia… adesso tocca all’horror, più o meno.
Live, Die, Repeat
Tree (Jessica Rothe) è una studentessa come tante. Il giorno del suo compleanno si sveglia con un discreto dopo sbronza, vive la sua giornata e, nell’andare a una festa, viene accoltellata da un assassino misterioso. La mattina dopo è… la mattina prima.Il ciclo si ripete, mentre lei cerca di capirci qualcosa, ma ogni volta che tenta di sfuggire all’assassino o di scoprire di chi si tratti finisce peggio delle volte precedenti.
Chiariamo subito una cosa: nonostante i toni orrorifici, Auguri Per la Tua Morte è apertamente un film comico.
Il vero problema, però, è che si ferma lì, quando potrebbe osare e andare oltre.
Ci sono alcune intuizioni meritevoli, durante la narrazione, che potrebbero essere sfruttate dal regista Christopher Landon per fare un po’ di meta-cinema e ironizzare sull’abuso del cliché “loop temporale”.
Ma Auguri Per La Tua Morte, nonostante diverta, resta un po’ in una zona grigia che non esce mai dal seminato, finendo per cadere nel dimenticabile.
Un po’ troppe aspirazioni drammatiche nel voler tratteggiare i personaggi (l’idiosincrasia di Tree per il compleanno che le ricorda la madre scomparsa, il tribolato rapporto col padre…) spezzano troppo il ritmo, anche se ci sono sequenze davvero esilaranti che riportano il film sui binari giusti.
Jessica Rothe in un’immagine dal film Auguri per la tua Morte
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