ALLA RICERCA DI DORY, la recensione del film d’animazione Disney•Pixar

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Alla Ricerca di Dory - Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Alla Ricerca di Dory - Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Alla Ricerca di Dory - Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Alla Ricerca di Dory – Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Dory vive felice sulla barriera corallina insieme a Nemo e Marlin e un giorno, improvvisamente, ricorda di avere dei genitori che la stanno cercando. Così decide di partire insieme ai suoi amici per una straordinaria avventura marina fino ad arrivare al prestigioso Parco Oceanografico in California: un acquario nonché un centro di riabilitazione.
Dory si affiderà all’aiuto di alcuni abitanti del parco per trovare la madre e il padre: Hank, un polpo che cerca di scappare, Bailey, un beluga con il sonar difettoso e Destiny, uno squalo balena affetto da problemi di miopia.
Alla Ricerca di Dory è il nuovo lungometraggio animato della Pixar che, attraverso gli occhi della pescolina blu, ci consente di riflettere sulla capacità di credere nelle cose positive. Certamente viene naturale fare un confronto con il pluripremiato Alla Ricerca di Nemo, e in questa prospettiva il film diretto da Andrew Stanton e Angus MacLane è carente in termini di originalità riproponendo la tematica del viaggio e della ricerca, ma guadagna indubbiamente nell’approfondimento e nello sviluppo dei personaggi principali.
Alla Ricerca di Dory - Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Alla Ricerca di Dory – Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Nobilitata dalla voce italiana di Carla Signoris, Dory ha la forza di sostenere il peso di una narrazione basata su un tema molto forte: se nel film predecessore era considerata una sorta di spalla comica, qui riesce a sviluppare i tratti che la rendono una protagonista credibile, con le caratteristiche dell’eroe buono, a volte ingenuo, ottimista e, al contempo, malinconico. Il cartoon, infatti, è pervaso da un costante, seppur latente, senso di tristezza proprio come in Inside Out nei momenti in cui Sadness palesava la propria presenza.
Il fulcro della vicenda ruota attorno ad una lieve disfunzione cerebrale della pesciolina. La mancanza di memoria viene sottolineata in questa pellicola, dove le difficoltà di Dory diventano prima un ostacolo alla riuscita della missione e poi un vero e proprio sussidio che svela la sua essenza.
Alla Ricerca di Dory - Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Alla Ricerca di Dory – Photo: courtesy of The Walt Disney Company
Grazie ad una narrazione in perfetto stile disneyano e un mix di buoni sentimenti che strizzano l’occhio a tutta la famiglia, Alla Ricerca di Dory trascina il pubblico in una poderosa epopea acquatica in compagnia degli storici personaggi di Alla Ricerca di Nemo alle stravaganti new entry. Sostenuto da un ritmo energico e frizzante, l’ultima fatica di Stanton e MacLane non delude le aspettative e conferma il brillante lavoro svolto dalla Pixar nell’ultimo decennio, portando lo studio californiano a consolidare la sua leadership nel campo dell’animazione.
Alla ricerca di Dory è una divertente e coloratissima commedia ricca di onestà e di una spinta educativa verso la positività e la fiducia negli altri. Il lungometraggio mostra un’infinita vena passionale in grado di reggere il peso di una storia che parla di diversità e rivalsa, senza rinunciare a momenti emozionanti e commoventi come la scena di una dolcissima Dory, in tenera età, insieme ai genitori o quella della perdita della famiglia (reso ancora più straziante dall’incapacità di Dory di ricordare) che valgono da sole l’intera pellicola.
Michela Vasini

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