
Il regista argentino Gonzalo Tobal presenta in concorso a Venezia 75 la sua ultima fatica Acusada, un legal drama che pone l’attenzione su uno dei tanti casi di cronaca che spesso rimbalzano, come schegge impazzite, sui media.
Dolores ha poco più di 20 anni ed è accusata del brutale omicidio della sua migliore amica, accoltellata in casa al termine di una festa organizzata. Lontana dagli sguardi indiscreti di una società pronta a metterla alla gogna, la ragazza dovrà affrontare il processo. Le conseguenze toccheranno nel profondo l’animo di Dolores e dei suoi genitori.
La storia assume i contorni di un fatto di cronaca quotidiano, di casi irrisolti che superano i confini geografici di ogni Paese e acquisiscono una connotazione universale. Vicende che potrebbero essere accadute ovunque, suscitando lo stesso clamore mediatico condiviso su scala globale. La cronaca nera, costellata di torbidi e irrisolti omicidi, è spesso un grande richiamo per l’opinione pubblica e renderla protagonista di una pellicola rischia, come in questo caso, di avere una risonanza fin troppo artificiosa. Il regista sembra voler trattare il tema criminale e investigativo con molta retorica e poca dovizia nei particolari, focalizzandosi sui personaggi a cui, però, non viene mai dato abbastanza spazio e profondità di espressione.
