I lavoratori dello spettacoli scendono nella piazza virtuale del web per esortare il Governo a riaprire nella sicurezza, che le ha sempre contraddistinte, le sale cinematografiche

Quello che stiamo vivendo da marzo ad ora è qualcosa che abbiamo visto decine di volte impresse nei grandi schermi delle sale cinematografiche, in qualche disaster movie o nei tanti film italiani prodotti da Giovanni Di Clemente, le stesse chiuse dal Dcpm di domenica 25 ottobre che ha creato un vero moto di tutti, proprio tutti, i lavoratori del mondo dello spettacolo ed esercenti (e non solo, è bene ricordarlo).

Quello che ne è nato è una vera e propria lotta pacifica attraverso l’uso degli strumenti democratici come la “petizione”, arrivata già ad oltre 11.000 firme (la trovate qui).

Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte,
Onorevole Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,

Siamo un gruppo di lavoratori dello spettacolo e della cultura e a viva voce chiediamo che non vengano chiusi cinema e teatri, presidi, in cui sono garantite tutte le norme di sicurezza igienico sanitarie, dal tracciamento dei posti alla sanificazione, al controllo della temperatura e all’uso della mascherina obbligatoria.
Poniamo queste condizioni al di là di tutte le valutazioni e le implicazioni che questa ulteriore serrata comporta per tutto il settore e per il significato e il valore che la cultura deve avere nel nostro Paese.

Cristiana Mainardi
Lionello Cerri
Sergio Oliva
Marco Cohen
Fabrizio Donvito
Benedetto Habib
Gabriele Salvatores
Patrizia Wachter
Valentina Tua
Delia Parodo
Lorena Borghi
Cristina Comencini
Angela Finocchiaro
Anna Guri
Riccardo Rocco
Silvio Soldini
Claudio Bisio
Neri Marcorė
Minnie Ferrara
Dori Ghezzi
Francesca Comencini
Chiara Lenzi
Marco Paolini
Michela Signori
Piera Detassis
Michela Cescon
Aldo Baglio
Giacomo Poretti
Giovanni Storti
Davide Ferrario
Gianni Canova

Il ministro Franceschini ha risposto con un video, ribadendo la priorità della salute pubblica, ed ha esortato le televisioni di dare più spazio alla cultura, comprando i diritti e gli spettacoli.

«Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura.»