I Giornalisti Cinematografici festeggiano, con un compleanno importante
i suoi primi cinquant’anni di grande cinema nel segno di Bernardo Bertolucci,
Francis Ford Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura e Woody Allen, di cui ha firmato anche l’ultimo film Un giorno di pioggia a New York

             La consegna al Museo MAXXI, in diretta su Rai Movie il 6 Luglio a Roma

Un Nastro d’Oro a Vittorio Storaro per siglare il suo primo mezzo secolo di grande cinema internazionale, a qualche giorno da un compleanno particolarmente importante. È un riconoscimento di eccellenza che i Giornalisti Cinematografici hanno assegnato all’autore numero uno della fotografia italiana nel mondo nel palmarès dei Nastri che saranno consegnati il 6 Luglio a Roma, al Museo MAXXI, in diretta tv in prima serata su Rai Movie. Laura Delli Colli, Presidente del Sngci, ricorda che negli anni il Premio è andato solo a Michelangelo Antonioni, Alberto Sordi e Sophia Loren in occasione dei primi 50 anni dei Nastri, poi a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, a Stefania Sandrelli – per il 70.mo del Premio – e al grande Ennio Morricone. 

Cinematographer – come si dice a Hollywood – soprattutto al fianco di autori come Bernardo Bertolucci, Francis Ford Coppola, Warren Beatty e Carlos Saura, Storaro ha anche condiviso con Woody Allen tre film negli ultimi quattro anni: Cafè Society nel 2016, La ruota delle meraviglie nel 2017 e Un giorno di pioggia a New York, uscito pochi mesi fa in Italia.

Quattro le nomination e tre gli Oscar® conquistati per Apocalypse now di Coppola, Reds di Warren Beatty e L’ultimo Imperatore di Bertolucci, sette i Nastri d’Argento oltre il David, i Bafta inglesi, i Goya spagnoli, gli Efa ed i riconoscimenti a Cannes e a Locarno. Ora il Nastro d’Oro che festeggia un cinquantesimo particolarmente significativo siglando mezzo secolo di grande cinema in un anno davvero speciale: sono del 1970, infatti, tre film entrati nella storia come L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento e Strategia del ragno e Il conformista di Bernardo Bertolucci.

Fonte: ufficio stampa