19 anni.
Ecco quanto tempo è passato da quel 19 maggio 2000, anno in cui “Il Gladiatore” di Ridley Scott arrivò nelle sale italiane.
Lo abbiamo acclamato, “Ispanico! Ispanico!“. Lo abbiamo pianto, “Era un soldato di Roma. Onoratelo!“. Le musiche di Hans Zimmer hanno accompagnato le gesta di Massimo fino all’atto finale, “C’era un sogno che era Roma, sarà realizzato. Questo era il sogno di Marco Aurelio“.
Nel frattempo di Oscar ne sono arrivati 5, con un incasso mondiale da 460 milioni di dollari.
E il sequel? Negli anni sono circolate diverse voci che non hanno portato da nessuna parte, almeno fino a pochi mesi fa, quando Deadline nel novembre del 2018 ha rivelato dell’esistenza del progetto scritto dallo sceneggiatore di “The Town” e del prossimo “Top Gun: MaverickPeter Craig.
Recentemente Walter F. Parkes e Laurie MacDonald, intervistati per “Men In Black: International” hanno dichiarato che Ridley Scott è al timone del progetto e che il sequel sarà ambientato 25/30 anni dopo “Il Gladiatore“.
Ma di cosa dovrebbe parlare questo sequel? Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe), alla fine del film del 2000, varcava la soglia dei Campi Elisi dopo aver vendicato la sua famiglia barbaramente uccisa. Non ci sarà quindi alcuna necessità di riportare in vita il personaggio: la storia di Massimo Decimo Meridio si è conclusa con tutti gli onori.
Sono in molti a sostenere che il protagonista sarà Lucio Vero (interpretato all’epoca da un giovanissimo Spencer Treat Clark), nipote dell’unico imperatore assassinato dallo zio Commodo (Joaquin Phoenix), Marco Aurelio (Richard Harris). Lucio venne salvato da Massimo – assieme alla madre Lucilla – alla fine del primo film e questi eventi avranno su di lui una forte influenza.
Scott Free produrrà il lungometraggio insieme alla Red Wagon di Doug Wick e Lucy Fisher e Parkes + MacDonald Image Nation di Walter Parkes e Laurie MacDonald.