El Pibe de Oro è pronto ad azioni legali contro Paolo Sorrentino e Netflix per il prossimo film del regista partenopeo ispirato all’ex campione

Diego Armando Maradona non ci sta: nonostante Sorrentino ha dedicato l’Oscar per La Grande Bellezza al suo mito calcistico, El Pibe de Oro ha fatto sapere attraversi il suo legale di non autorizzare alcun uso della sua immagine per il prossimo film girato a Napoli È Stata la Mano di Dio, titolo riferimento alla frase che l’ex campione argentino usò per raccontare il suo primo gol contro l’Inghilterra nella Coppa del Mondo del 1986, di mano contro Peter Shilton.

Maradona non è nuovo a queste azioni legali, era già successo con Dolce & Gabbana e nella serie di videogiochi Pro Evolution Soccer, arrivando a un accordo nel 2017 per inserire il suo nome nella saga fino al 2020.

Solo qualche giorno fa Sorrentino aveva rilasciato una dichiarazione di presentazione del progetto, felice di tornare a girare nella sua amata Napoli a tanti anni dal suo film d’esordio.

Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, vent’anni esatti dopo il mio primo film. È stata la mano di Dio è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura con il produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa.

Quello che doveva essere il progetto più intimo del regista, non un biopic sul calciatore, ma un film legato all’infanzia e a colui a cui deve la vita, non verrà prodotto?

Paolo Sorrentino quando aveva 16 anni, nel 1986, scampò per miracolo a un incidente in cui morirono i suo genitori, come ha raccontato ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera:

A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio

In questi giorni i legali delle parti s’incontreranno per trovare un accordo che faccia convergere gli interessi, fino ad allora il progetto rimarrà bloccato sperando che El Pibe dimostri il suo affetto verso il suo fan più accanito, come quando lo stesso Maradona ringraziò in napoletano Sorrentino per l’omaggio in Youth scrivendo sui social “grazie assaje Maestro!