Non solo cinema: intervista a Maurizio Amato

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Maurizio Amato

Abbiamo intervistato Maurizio Amato, grande esperto di viaggi in Islanda e fondatore del gruppo Facebook “Amici dell’Islanda – Vinir Islands – Friends of Iceland”

Buongiorno Maurizio! A che anno risale la tua “prima volta” in Islanda? Che sensazioni ti ha dato il tuo primo viaggio nella terra del ghiaccio e del fuoco?

Buongiorno, e prima di tutto grazie per questa intervista, mi sento onorato. La mia prima volta è stata nel lontano 1991 . Avevo 24 anni, una mia collega vide un documentario e mi parlò  di quest’isola, sperduta in mezzo all’oceano. Fui attratto da questo racconto e da li a pochi mesi partii in solitaria.

Molti anni fa hai creato un gruppo Facebook, ora con più di 27 mila iscritti, “Amici dell’Islanda – Vinir Islands – Friends of Iceland”, che è un vero punto di riferimento per gli amanti dell’isola! Con quali obiettivi è nato questo gruppo?

Nacque con l’intento di formare un gruppo e tornare in Islanda con amici che condividevano la stessa passione…ma non ebbe successo. Organizzare un viaggio fra persone che non si conoscono, e per di più con esigenze e volontà diverse è stato impossibile. Quindi decisi di cambiare la finalità del gruppo in ‘Fans d’Islanda’.

Tornando ai tuoi (tantissimi) viaggi in terra islandese, immagino che tu abbia girato in lungo ed in largo l’isola. A livello naturalistico quali sono i tuoi siti preferiti?

Non è facile rispondere a questa domanda. Sicuramente il giro classico del ‘ring’ dell’isola offre tantissimi spunti di interesse diversi tra loro e con caratteristiche uniche. A mio avviso gli interni sono il cuore pulsante d’Islanda, percorrere le sue strade sterrate con grandi 4×4, entrare nel centro dell’isola circondati dal silenzio e, abbracciati da quel vento che quasi sempre caratterizza l’isola, è meraviglioso, stupefacente. Ogni sito di interesse in Islanda ha la sua bellezza e peculiarità. Lungo la perimetrale sicuramente la laguna di Jokulsarlon, mentre come interni il cratere di Askja sono le mie mete preferite.

Hai mai accarezzato l’idea di trasferirti lì? Quali sono le difficoltà maggiori che potrebbe riscontrare un cittadino italiano nel vivere in Islanda?

No, non ho mai pensato di andarci a vivere. Ho un lavoro buono e sicuro in Italia che mi consente di andare in Islanda spesso. Certo, là ho molti amici, ma quando salgo li vedo sempre tutti, anche più volte. Le difficoltà per uno straniero sono l’adattabilità al meteo prima di tutto, la lingua e un cibo diverso, ottimo sicuramente, ma meno vario e gustoso del nostro.

Sei riuscito ad imparare un po’ di lingua islandese? All’apparenza sembra una lingua davvero ostica…

No, non mi son mai messo ad impararla, a dire il vero. Alla fine io sono un grande appassionato, vero e felice di esserlo, ma resto tale. Questa lingua affascinante e difficile sicuramente non mi appassiona. Serve in ogni caso un buon inglese, sia per recarsi come turista (per viaggi “fai da te”), sia per viverci. Penso però che, se vai a vivere in un paese straniero, per rispetto sarebbe meglio imparare la lingua locale.

Quali sono le qualità che apprezzi di più del popolo islandese?

La gentilezza, i sorrisi, l’onestà e la loro quasi assenza di vita sotto stress.

Cosa ne pensi del turismo di massa che nell’ultimo decennio ha un po’ “invaso” l’isola? Pensi ci siano troppi effetti collaterali negativi per l’Islanda?

Sicuramente il turismo eccessivo fa bene da una parte e male dall’altra…Bene per l’ovvio incremento dei profitti del paese, male perché in ogni caso ciò determina quasi sempre una modificazione del territorio, con la costruzione di hotel, strade, servizi in generale per il turista, cambiando così, in parte, l’aspetto del paese.

Cosa ne pensi della night life della capitale? E a livello culturale, come vedi Reykjavik? Dicono sia una città, musicalmente e non solo, sempre in fermento…

L’Islanda vive per il weekend. Diciamo che già dal giovedì sera i locali si animano e prendono forma….Venerdì e sabato c’è il delirio. Il consumo di alcool è alto, ed è anche frequente l’uso di sostanze stupefacenti. Nel fine settimana “tutto è festa”, e non solo nella capitale, ovviamente. La domenica invece è silenzio e riposo assoluto: anche i mezzi pubblici iniziano tardi a girare!  C’è molta musica dal vivo, direi più della musica diffusa. La ‘discoteca’, come la intendiamo noi, non esiste, ma ci sono tantissimi pub con musica ad alto volume e sempre degli spazi per ballare.

Maurizio Amato

Parlando di turismo, i detrattori accusano l’isola di essere davvero troppo costosa per le tasche di molti…Qual è la tua opinione a riguardo?

Parliamoci chiaro, l’Islanda è cara, punto. Cara in tutto, ma con le dovute accortezze si può fare una vacanza giusta e più che piacevole, spendendo il giusto. Informarsi sempre prima di partire per tutto, mai arrivare senza aver chiaro fin da subito cosa fare, dove andare, cosa mangiare, e via dicendo.

Parlando di piccoli agglomerati urbani, paesini e villaggi, qual è il “borgo” che apprezzi maggiormente a livello estetico?

Sicuramente i piccoli fiordi sono i miei preferiti, e in Islanda ce ne sono tanti. Il più magico, bello, silente e colorato, è il Siglufjordur, nel nord dell’isola. Un posto unico e ancora non battuto tantissimo dal turismo di massa.

Quali sono le mete naturalistiche che consiglieresti ad un turista che per la prima volta fa un viaggio in Islanda?

Per un primo approccio all’isola, sicuramente un classico Ring, o giro dell’isola, percorrendo la  strada principale n.1. In questo modo si ha una prima impressione dell’isola, con le sue attrazioni principali e anche comode da raggiungere. Un giro fatto bene necessita almeno 12 giorni,  sennò con meno giorni solitamente si visita la capitale con il Golden-Circle  e una parte della costa sud, fino alla località di Vik.  L’Islanda va vissuta con moderazione e lentamente, mai correre.

Ti piace la cucina islandese?

In linea di massima si, non tutti i piatti (alcuni sono davvero ‘difficili’), ma in generale mi piace!

Maurizio Amato

Quali sono i tuoi film preferiti ambientati in Islanda?

Dunque, direi: “Oblivion” con Tom Cruise per gli effetti speciali, “I sogni segreti di Walter Mitty” perché è fantastico di suo, poi “Rams” e “La donna elettrica” perché si percepisce la vera Islanda in ogni sequenza…suoni e colori.

CineAvatar è un sito molto letto dai fan del cinema horror. So che il genere non ti piace particolarmente, ma hai uno o più horror preferiti? In generale, Islanda a parte, quali sono i film che ami di più?

Il genere mi piace abbastanza, ma in linea di massima non vedo molti film, non certo per mancanza di tempo, ma perché spesso son solo e mi fa un po’ tristezza vedere dei film in solitudine. Ho dei film che per me sono numeri uno, forse son titoli molto noti, commerciali…non so, ma li amo, e sono: “L’esorcista”, “Arancia meccanica”, “Phenomena” e, più dei giorni nostri, “1408” di Stephen King, bellissimo! Questi i principali, solo per citarne alcuni.

Consigli qualche romanzo ambientato in Islanda, o che parli in generale, dell’isola?

In generale, consiglierei questi autori: Jon Kalman, Stefansson Arnaldur Indrioason e Halldor Laxness.

Maurizio Amato

A quando il prossimo viaggio in Islanda? Hai già idea quali zone dell’isola visiterai?

Partirò ad Agosto, dedicandomi all’est dell’isola e a qualche tratta interna con 4×4, prevalentemente. Ogni anno faccio o ‘rifaccio’ una parte dell’isola, perché ogni viaggio è come la prima volta. Inoltre dal 20 Agosto sarò Tour Leader per un viaggio fotografico di un gruppo di italiani.

Al di là dell’Islanda, hai visitato tantissime altre zone del mondo. Ci puoi parlare in particolare dei tuoi viaggi nelle Isole Svalbard e in Groenlandia, che ci incuriosiscono molto?

Sono destinazioni ‘estreme’ e  molto particolari. Ci sarebbe tanto da dire, ma in sintesi direi: Per le Svalbard è come andare alla fine del mondo, ed in effetti è l’ultimo insediamento abitato prima del Polo Nord. La ‘capitale’ Longyearbyen è un piccolo paese con  tutto, non manca nulla, è la base per tutte le escursioni, tra le quali la più bella ed interessante, a Pyramiden, un insediamento russo abitato ad oggi da ben 6 persone (mentre d’estate accoglie numerosi turisti). La Groenlandia è il mondo degli iceberg, degli Inuit. Un popolo riservato, poco numeroso ed orgoglioso delle proprie tradizioni e del suo passato ricco di storie fantastiche. I Groenlandesi sono sempre sorpresi nel vedere i turisti, che son sempre pochi in questo posto, visti gli altissimi costi, sia per arrivarci, che per il soggiorno, che per le escursioni. I colori e i ghiacci Groenlandesi, insieme ai bellissimi cani da slitta, rimarranno sempre nei miei ricordi.

Hai voglia di salutare i tuoi follower e i lettori di CineAvatar?

Innanzitutto ringrazio l’amico Massimo Bezzati per avermi dato questa bellissima opportunità. Ricordo, per chi volesse, che nel mio gruppo è presente il live dove Massimo ha parlato in modo chiaro, competente e con grande simpatia  del cinema islandese. Tramite lui ho conosciuto CineAvatar, e mi riprometto di approfondire questa realtà come si deve. Contestualmente ringrazio sia tutto lo Staff di CineAvatar che i membri di Amici dell’Islanda, che seguono e amano con passione questo gruppo sempre in continua espansione.