Quattro amici (fin dai tempi dell’infanzia) affittano una casetta in campagna per il weekend. Lo fanno ogni anno, allo scopo di vedere un torneo calcistico in tv, ma anche per stare un po’ insieme. Dopo poche ore di convivenza cominciano ad affiorare le tensioni tra i quattro. Gelosie, invidie, problemi economici, discorsi su donne e famiglia. Quello che si presagiva essere un tranquillo weekend si trasforma in qualcosa di completamente diverso…
Il giovane regista pugliese Stefano Simone, autore di “Fuoco e fumo” (lungometraggio incentrato sul tema del bullismo), “Una vita nel mistero” e del documentario “Il cielo sopra Piombino”, nel 2012 girò “Weekend tra amici”, un drammatico-thriller che passò molto in sordina rispetto agli altri suoi lavori.
Il film, misconosciuto ai più, trasuda una “dignitosa amatorialità” da tutti i pori ed è (a sorpresa), forse, la migliore opera di Simone. “Weekend tra amici” si avvale dell’ottima sceneggiatura di Francesco Massaccesi. I dialoghi tra i 4 protagonisti sono credibili, realistici, serrati. I battibecchi continui e i “botta e risposta” al veleno contribuiscono a creare una tensione notevole, sempre crescente, senza particolari cadute di gusto e di tono. I personaggi sono tratteggiati benissimo: sono i tipici “italiani medi” con problemi di donne, di soldi e di sottostima. Egoisti, acrimoniosi, classisti, ma anche feroci e senza pietà. Riescono ad essere, in una qualche misura, sia vittime che carnefici.