Arriva al cinema The Legend of Ochi di Isaiah Saxon, una fiaba incantevole che ci riporta allo stupore dell’infanzia.

Di cosa parla The Legend of Ochi?

Yuri (Helena Zengel) è una ragazza cresciuta nel remoto villaggio di Carpathia, dove le viene insegnato a temere le misteriose creature della foresta note come Ochi. Quando trova un cucciolo di Ochi ferito, decide di intraprendere un viaggio per riportarlo alla sua famiglia, sfidando le paure della sua comunità e dal padre Maxim (Willem Dafoe). Durante il visggio, Yuri scopre un mondo nuovo e una profonda connessione con la natura e con le creature che la abitano.

La delicatezza della forma

Isaiah Saxon, al suo debutto cinematografico, costruisce un universo cinematografico che sfida i confini tra realtà e immaginazione. Girato nelle suggestive foreste della Romania, il film sfrutta i paesaggi naturali mozzafiato per immergere lo spettatore in un’atmosfera senza tempo. The Legend of Ochi conduce lo spettatore all’interno di questo mondo mistico e rigoglioso che sembra un sogno ad occhi aperti.

Il viaggio è avventuroso, emozionante e pieno di meraviglia fin dalle battute iniziali, riportando alla mente un cinema dell’infanzia, quello che ancora riesce a creare meraviglia. Il regista, infatti, crea un mondo al tempo stesso familiare e fantastico, che ricorda il fascino di classici come La storia infinita. Il film è una vera e propria pausa dall’ingordigia moderna della CGI, mettendo al centro del suo racconto una ricerca più analogica per gli effetti speciali, in particolare per i pupazzi realistici del piccolo Ochi.

Questo film è una vera gioia per gli occhi poiché ogni fotogramma è costruito come un quadro sospeso in un’atmosfera grezza e terrena che si mescolata a elementi fantasy sbalorditivi.

Poesia visiva ed empatia

The Legend of Ochi non è il tipico film fantasy. È più pacato, più poetico e non ha paura di essere diverso. Ha cuore, mistero e una ricca vena emotiva che ti rimane impressa. Non è solo una storia, è un’esperienza, soprattutto legata a uno degli aspetti più innovativi del film: l’esplorazione della comunicazione non verbale.

La colonna sonora, composta da David Longstreth, mescola sonorità classiche con la tradizione musicale dei Carpazi e il suono è usato come uno strumento di comunicazione tra Yuri e il cucciolo di Ochi. Il cuore pulsante della vicenda risiede tutto lì, nell’accettazione dell’altro e nell’empatia veicolata attraverso una forma di comunicazione nuova, personale e molto potente.

Com’è il film?

The Legend of Ochi è una fiaba incantevole che cattura l’essenza dell’infanzia e la meraviglia dell’ignoto fondendo avventura, scoperta e un mondo poetico. Il film invita lo spettatore a riscoprire il potere dell’empatia e la magia di un cinema viscerale. Un’opera che, nella sua semplicità, riesce a smuovere corde profonde, offrendo un’esperienza cinematografica toccante dal sapore retrò. Un regalo per chiunque ami le storie audaci e fantasiose.

REVIEW OVERVIEW
Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
Colonna sonora
Interpretazioni
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Michela Vasini
Procrastinatrice seriale, produttrice di film mentali e l'"amica simpatica" della protagonista. Amo il buio della sala cinematografica, ma non disdegno anche un bel film sul divano in un pomeriggio piovoso. Sono alla continua ricerca degli ingredienti necessari a rendere speciale ogni giornata; energie positive, dei buoni amici e un buon sonno. Me and karma vibe like that
the-legend-of-ochi-la-recensione-del-film-di-isaiah-saxonThe Legend of Ochi è una fiaba incantevole che cattura l'essenza dell'infanzia e la meraviglia dell'ignoto fondendo avventura, scoperta e un mondo poetico. Il film invita lo spettatore a riscoprire il potere dell'empatia e la magia di un cinema viscerale. Un'opera che, nella sua semplicità, riesce a smuovere corde profonde, offrendo un'esperienza cinematografica toccante dal sapore retrò. Un regalo per chiunque ami le storie audaci e fantasiose.