
Forrest Tucker (Robert Redford) è un anziano criminale che guida un gruppo di ladri di banche soprannominato dai media la “banda dei vecchietti”.
La vicenda raccontata da David Lowery è l’adattamento di un articolo del New Yorker di David Grann. Per quanto sia basato su una storia vera, il film ritrae i personaggi sotto una luce molto più sentimentale ed emozionale. Redford, in particolare, è un perfetto anziano gentiluomo.
Già dalle prime battute è evidente che la componente d’azione dell’opera è diversa nel suo genere: nella maggior parte dei film aderenti al filone, infatti, si cerca di aumentare la tensione, mentre in Old Man & The Gun lo sceneggiatore e regista David Lowery fa di tutto per allentarla e smorzarne i toni. In linea con l’età avanzata dei protagonisti, i furti sono condotti in maniera molto piacevole e delicata, i complici di Tucker – ben interpretati da Danny Glover e Tom Waits – si lamentano della loro mancanza di energia giovanile con una nota di malinconia. Dopo una vita criminale i due si avvicinano al tramonto delle loro vite, sottolineato dai colori caldi della fotografia, con serenità e consapevolezza di un sicuro successo. Forrest è meticoloso nel modo in cui mette in atto ogni singolo colpo così come nel vestire: insolitamente elegante, è sempre attento agli abiti e alla sua apparenza che sembra essere la chiave di ogni suo trionfo.
