A nove anni di distanza, i maghi e paladini di Now You See Me sono tornati nel nuovo capitolo della saga.
Di cosa parla L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t
La storia riprende dieci anni dopo il secondo capitolo, quando ogni Cavaliere si è rifatto una vita. C’è chi lavora come mago sulle navi da crociera, chi ha una famiglia, chi ha trovato conforto in abitudini non proprio salutari, chi si è trasferito in Europa e chi, probabilmente, non riesce ancora a lasciar andare i ricordi della vita passata. C’è poi la nuova generazione in erba: tre ragazzi uniti come una famiglia, che si sono trovati e vogliono portare avanti l’eredità dei quattro maghi più anziani.
In L’Illusione perfetta, i Quattro Cavalieri, convocati dall’Occhio, abbandonano le proprie vite per riunirsi e, assieme a tre giovani talenti emergenti, rubare un enorme diamante appartenente alla ricca e spietata ereditiera, Veronika Vanderberg, legata al mondo criminale. Tra colpi di scena, illusioni e trucchi di magia, il gruppo metterà a repentaglio tutto pur di riportare giustizia nel mondo ancora una volta.
Regia e cast: tra conferme e novità
Alla regia di Now You See Me: Now You Don’t troviamo Ruben Fleischer, che sostituisce Jon M. Chu. Il regista confeziona una pellicola dinamica e dai toni leggeri, riuscendo a mescolare azione e ironia e realizzando un heist movie contornato da spettacoli di magia.
Il cast originale ritrova la sua alchimia come nei precedenti capitoli. Jesse Eisenberg sfoggia la sua solita arroganza geniale, Woody Harrelson è, ancora una volta, irresistibile con le sue battute impertinenti, e Dave Franco si amalgama bene nel gruppo, arrivando persino a intenerire. Grande ritorno per Isla Fisher, assente nel secondo film e qui carismatica e simpatica.
Verso metà film c’è una sorpresa per i fan, e una piacevole conferma in Lizzy Caplan, che con alcune battute taglienti chiude il cerchio dei Cavalieri.
Le new entry, Ariana Greenblatt, Justice Smith e Dominic Sessa interpretano la nuova generazione di maghi, fan dei Cavalieri, a cui aspirano di arrivare in bravura. Tra loro, Dominic Sessa spicca per presenza scenica e riesce a tenere testa ai colleghi più navigati. Infine, non può mancare l’antagonista, interpretata da un’algida Rosamunde Pike, in un ruolo che le si addice: calcolatrice e con un pizzico di ironia fredda.

Il trucco che c’è, ma che non stupisce
Tecnicamente, Now You See Me: Now You Don’t non ha nulla che non vada: dalla fotografia dai colori freddi, che richiama gli altri due film, al montaggio serrato, fino a effetti visivi che regalano momenti seducenti. Tra questi, per esempio, la sequenza dell’asta (SPOILER) in cui il gruppo deve rubare il diamante.
Nella scena, i Cavalieri si uniscono al nuovo gruppo per mettere insieme le forze e riuscire a scappare dopo aver messo a segno il colpo, facendo presagire la formazione di una nuova squadra allargata e, in un certo senso, speculare.
Eppure, dietro la curata messa in scena, manca quel trucco di magia che lascia davvero a bocca aperta.
L’adrenalina non manca, i giochi di prestigio diventano veri e propri numeri da action comedy, ma si perde quel senso di mistero che accompagnava l’illusionismo e l’azione nei primi capitoli. Da un lato si ride per certe battute e situazioni, dall’altro alcune scene sanno di già visto o risultano fin troppo spettacolari e surreali. In altri casi, il montaggio sembra costruito, come se si cercasse di dire tutto e in fretta saltando dei passaggi di raccordo che sarebbero serviti per rendere la narrazione più fluida e meno costruita.
Inoltre, il personaggio di Bosco (Dominic Sessa), giovane artista talentuoso ma sbruffone, sembra il contraltare di Atlas (Jesse Eisenberg) e rende evidente come il film si collochi anche come racconto di formazione.

Dietro l’illusione, la prevedibilità
Tuttavia, manca quel guizzo, quel colpo di scena capace di far saltare sulla sedia, quell’escamotage che faccia dire “wow”. Certi passaggi sono troppo veloci e irrealistici, e l’Occhio, che sembra sovvenzionare viaggi in giro per il mondo come se fossero tratte intercity, rimane solo un pretesto narrativo di cui quasi ci si dimentica.
Il film strizza l’occhio al passato, commemorando i precedenti capitoli quasi con riverenza, e si adorna di gustosi cameo, che però si perdono dentro la volontà di voler stupire, senza riuscirci fino in fondo.
Infine, con l’ingresso in scena dei giovani maghi, il film sembra voler attrarre le nuove generazioni ironizzando sul gap generazionale tra vecchi e nuovi Cavalieri, e lasciando presagire la messa in cantiere di un quarto capitolo (e, forse, di una saga potenzialmente infinita).
Come si diceva una volta: To be continued…
Conclusioni
In sintesi, Now You See Me: Now You Don’t è uno spettacolo di illusioni ben architettato e godibile, ma abbastanza prevedibile. Più attento all’intrattenimento che a una trama capace di lasciare a bocca aperta. Una magia che funziona, sì, ma solo per il tempo dei titoli di coda.