MARY E IL FIORE DELLA STREGA, la recensione del film di Hiromasa Yonebayashi

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Mary e il fiore della strega - la recensione
Mary e il gatto Tib, suo compagno di avventure in "Mary e il fiore della strega"
Mary e il fiore della strega
Mary e il fiore della strega di Hiromasa Yonebayashi e lo Studio Ponoc
Mary e il fiore della strega è il nuovo film di animazione giapponese di Hiromasa Yonebayashi, animatore dello Studio Ghibli diventato regista con Arietty (2010). È una storia per bambini e adulti, una favola capace di far immergere il pubblico in mondi fantastici, che ricordano certi sogni che si fanno da piccoli.
Mary è una bambina di 10 anni impacciata e molto curiosa, dai capelli rossi e alquanto ribelle. La ragazzina durante un’estate si trasferisce a casa della prozia nella campagna inglese, alla ricerca di stimoli e distrazioni. Seguendo i gattini Tib e Gib nel bosco vicino casa, si imbatte in una vecchia scopa abbandonata e nel raro fiore chiamato fiore della strega. La scopa si rivela incantata e il succo del fiore le dona poteri temporanei rendendola una giovane strega. Per uno caso del tutto fortuito, Mary e il gattino nero Tib, a cavallo della scopa magica, finiscono all’università di magia diretta da Madam Mumblechook dove incontrano anche il Dottor Dee, un docente che studia la magia metamorfica. Fingendosi una giovane matricola, Mary si ritrova al centro di un’avventura incredibile insieme al suo fedele amico Tib.
Mary e il fiore della strega - la recensione
Mary e il suo compagno d’avventure, il gatto Tib
La storia ricorda subito la saga di Harry Potter grazie a giovani maghi e streghe, scope magiche, esseri fatati e la scuola di Hogwarts, ma si discosta per quanto riguarda personaggi e trama. Hiromasa Yonebayashi prende spunto da una famosa storia inglese, il romanzo per ragazzi La piccola scopa di Mary Stewart, per trasformarla in un’animazione che ha l’aria di un sogno. Assieme al team del suo neo Studio Ponoc, nato dalle ceneri dello Studio GhibliYonebayashi si ispira alle animazioni del suo mentore Miyazaki da cui però non riesce a trarre la forza e l’unicità che donavano fascino e incanto alle avventure raccontate dal Maestro. Mary e il fiore della strega si configura come un film spensierato ed energico, ben strutturato e narrativamente lineare, che diverte persone di ogni età. La musica è dolce e immersiva, la fotografia e gli sfondi realizzati a mano rimangono impressi nella mente dello spettatore per i loro tratti e colori, che cambiano a seconda dell’ambientazione (dal mondo reale o magico).
Mary e il fiore della strega - la recensione
Mary e il raro fiore che dà il titolo al film
Mary e il fiore della strega è una pellicola armoniosa e leggera che strizza l’occhio alle opere di Miyazaki e intrattiene grazie alle immagini e ai protagonisti, ma senza riuscire ad imporsi nella sua originalità. Un film consigliato a grandi e piccini che lascia sognare e fa rivivere le emozioni tipiche del ciclo produttivo dello Studio Ghibli.