![Leo Da Vinci missione monna lisa recensione](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2018/01/leo-da-vinci-missione-mona-lisa-03-400x225.jpg)
C’è un problema insormontabile che ci si trova davanti quando si guarda un film come Leo Da Vinci – Missione Monna Lisa: i mezzi con cui è stato realizzato non sono certo quelli di cui dispongono Disney e Pixar.
Ovviamente il giudizio deve tener conto di questo. Ma è un problema che ne nasconde un altro, purtroppo. Quanto costa scrivere una sceneggiatura? Cosa c’è bisogno per concepire una storia che abbia un po’ di senso e con personaggi non al di sotto del limite della decenza?
Sulla carta (per l’appunto) non più di tanto.
MISSIONE POCA VOGLIA
A volte parlare di un film è un lavoro ingrato, perché di sicuro tante persone hanno creduto in un progetto e ci hanno lavorato anche con passione. Ahimè, è il risultato che conta e questo Leo Da Vinci non raggiunge la sufficienza neanche volando in alto con le macchine del protagonista. L’idea è quella di trovarsi di fronte a un film svogliato, senza spinta in nessun settore.
Il target è chiaramente un pubblico di piccolissimi, ma perché non dare un po’ di compiutezza al film? L’animazione, come già detto, non è delle più riuscite. È però un elemento su cui si potrebbe anche soprassedere se il resto non fosse esageratamente scarso.
Ogni dialogo, ogni battuta di Leo Da Vinci, diretto da Sergio Manfio, fa digrignare i denti: non solo i personaggi non riescono a essere simpatici, ma diventano anche piuttosto irritanti. Insomma, sentir dire che non si riesce a pescare perché i pesci hanno appena mangiato e non possono ancora entrare in acqua (con 10 secondi dei personaggi che scoppiano a ridere) è forse un po’ troppo.
Leonardo l’inventore, Lorenzo il… simpaticone?, Lisa la bella, Niccolò (Copernico?) il piccolo astronomo e Agnes la piccola peste non hanno qualità che vadano oltre i loro appellativi immediati. Persino di Leonardo sappiamo che è un genio solo perché ci viene detto. Non è mai mostrato come arrivi alle sue intuizioni, o che abbia una cultura particolarmente superiore agli altri: ne vediamo solo i risultati.
Infine i buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi. Sarebbe bello, nel 2018, vedere un po’ di sfumature.
La storia, inconsistente e senza troppo senso, è un susseguirsi di situazioni mai coese. Da Vinci alla ricerca di un tesoro con un gruppo di pirati alle calcagna non è la più felice delle intuizioni, forse.
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