
Steven Soderbergh non è certo nuovo al genere di commedia di cui fa parte La Truffa Dei Logan. La trilogia di Ocean, amata da pubblico e critica, e Out Of Sight sono ottimi esempi di come il regista americano sappia gestire grandi attori, colpi di scena e atmosfere criminali – o pseudo tali – con la giusta leggerezza.
Quest’ultimo heist movie non fa differenza, anche se non è esente da difetti.
LA SFORTUNA DEI LOGAN
La storia ruota attorno ai due fratelli Logan. Jimmy (Channing Tatum) è lavora come operaio presso il Charlotte Motor Speedway e riesce sempre meno spesso a vedere la figlia che vive con l’ex moglie Bobbie Jo (Katie Holmes).
Clyde (Adam Driver), invece, gestisce un bar e convive col suo passato: soldato in Iraq, ha perso l’avambraccio sinistro ed è costretto a portare una protesi.
Quando Jimmy viene licenziato e rischia di non poter più vedere la figlia decide di sfruttare la sua conoscenza dei tunnel sotto l’autodromo e propone al fratello di fare un colpo durante la gara più importante dell’anno. Ma per farlo, i due avranno bisogno della complicità di alcuni soggetti davvero singolari, tra cui Joe Bang (Daniel Craig), un detenuto esperto di casseforti.
Il piano viene studiato nei minimi particolari. Dall’evasione “controllata” di Joe Bang alla tempistica di tutte le fasi del colpo, però, ovviamente non va tutto secondo le aspettative e gli imprevisti non mancano.
