
Il caso editoriale e cinematografico Cinquanta sfumature di Grigio, che ha fatto discutere per le tematiche e le pratiche erotiche raccontate, non poteva non diventare oggetto e soggetto di una commedia dai risvolti farseschi.
Christian Black (Marlon Wayans) è un imprenditore di colore arricchitosi nel mercato della droga e compiendo piccoli furti. Hannah Steele (Kali Hawk) è una studentessa universitaria che vive facendo la commessa in un negozio di ferramenta. I due si incontrano e iniziano una relazione amorosa ma soprattutto ‘sessuale’.
Il fattore ‘novità’ non rappresenta certo una peculiarità per un film che vive di una comicità datata e atrofizzata, che sfocia in un paradigma più incline al becero che al parodistico e non riesce a coinvolgere il pubblico che si sente estraneo e quasi respinto dal racconto. Se il genere demenziale utilizza l’esasperazione degli stereotipi e l’approccio del politicamente scorretto come forme per dissacrare la contemporaneità e la realtà sociale, in Cinquanta Sbavature di Nero la dimensione umoristica perde il suo fine e rimane ‘sospesa’ senza riuscire a portare a termine il suo obiettivo.
