Dopo le dimissioni da l’Academy per Will Smith arriva la vera tempesta professionale

La vittoria di CODA – I Segni del Cuore, l’emozione di Troy Kotsur e la toccante apparizione di Liza Minnelli accompagnata da Lady Gaga sono passati in secondo piano dopo lo schiaffo di Will Smith al comico Chris Rock ai 94th Academy Awards. Dopo la condanna mondiale per il gesto, Smith si è dimesso da l’Academy precedendo il verdetto dell’azione disciplinare che rimane fissato per il 18 aprile.

Come ha dichiarato il suo amico regista Gabriele Muccino, “ha polverizzato la sua carriera in 15 secondi” e in questi giorni le sue parole hanno trovato conferma nella decisione di Apple e Netflix di non investire nella produzione del biopic tratto dal libro autobiografico di Smith intitolato “Will“, scritto insieme a Mark Manson. Le major, come dichiarato, hanno deciso d’investire in altri attori più “family friendly”; ed è notizia di queste ore della decisione di Sony Pictures di mettere in pausa Bad Boys 4 nell’attesa di ulteriori sviluppi. The Hollywood Reporter ha scritto che l’attore aveva ricevuto 40 pagine di sceneggiatura del quarto capitolo della saga buddy cop poco prima della serata degli Oscar 2022.

Fast And Loose è un altro progetto di Netflix in pre-produzione che ha perso in pochi giorni il protagonista e il regista David Leitch, quest’ultimo andato via poco prima degli eventi disdicevoli. Nel crime movie Will Smith avrebbe interpretato un boss che perde memoria a seguito di un attentato. Al suo ritorno ricostruisce i tasselli della vita, scoprendo in realtà di essere uno squattrinato agente della CIA.

Nel calendario delle uscite del 2022 c’è Emancipation di Apple+, film diretto da Antoine Fuqua dove Smith interpreta lo schiavo Peter in fuga attraverso le paludi della Louisiana nel 1863, intraprendendo un viaggio ricco di ostacoli. Sulle sue tracce vi sono, infatti, gli spietati cacciatori, guidati da Fassel (Ben Foster).
Per salvarsi viaggia verso nord, dove si arruola nell’esercito dell’Unione, impegnato nella guerra di secessione. La sua fuga non è solo dai proprietari delle piantagioni, che lo sfruttavano brutalmente e lo hanno quasi ucciso a colpi di frusta, ma soprattutto è volta a raggiungere la libertà che gli è stata tanto negata.

Fonte: THR