È ormai risaputo e livello mondiale che Quentin Tarantino è un cinefilo doc, un accanito cultore della settima arte che non ha mai nascosto di avere una particolare predilezione per il cinema di genere italiano, il western su tutti.
Ed è proprio in concomitanza con la pubblicazione di un nuova immagine di The Hateful Eight da parte di EW(che trovate qui sopra), che il Genio di Knoxville ha parlato della sua ultima creazione cinematografica rivelando alcune chicche referenziali, che gli appassionati più attenti del western apprezzeranno di certo:
“Posso sicuramente dire che, per quanto il nostro film sia tetro, è il più divertente western sulla neve mai realizzato. E’ più divertente de Il Grande Silenzio e de La notte senza legge. Ed è anche più divertente de I compari“.
Alternanza e ibridazione dunque per Quentin Tarantino che, dopo il precedente Django Unchained, non abbandona la sua sfrenata mania di citazione, inserendo anche in questo lungometraggio piccole perle di genere presenti nelle produzioni del passato, ma sempre manipolando la materia con originalità, personalità e minuzia tecnica.
Da Il Grande Silenzio (1967) di Sergio Corbucci con i memorabili Jean-Luois Trintignant e Klaus Kinski e dal finale spietato e atipico per un western ‘made in Italy’, ai due film americani del genere come il più classico La notte senza legge (1959) di André de Toth con Robert Ryan e l’anomalo’ e più particolare I Compari (1971) di Robert Altman intepretato da Warren Beatty e Julie Christie, i presupposti ci sono tutti per assistere ad una pellicola che Tarantino ha progettato in modo maniacale con l’intento di fulminare lo spettatore e lasciarlo a bocca aperta alla fine della proiezione, per quella che sarà (noi speriamo davvero che non lo sia) l’ultima fatica della sua carriera.
