Non solo James Bond: anche se la spia per eccellenza per molti è proprio l’Agente 007, il ruolo delle donne in questo ambito è andato via via crescendo e si è diffuso sia nella vita reale che nel mondo dell’intrattenimento. Si va da Mata Hari, la spia più nota fra quelle realmente esistite, a spie appartenenti ad ogni genere creativo: dal cinema alle serie televisive, passando per la letteratura thriller e persino per i videogiochi d’azione. È proprio grazie ai racconti di cinema e TV, infatti, che le donne protagoniste di opere di fantasia hanno potuto svolgere un lavoro allo stesso livello degli uomini, senza rimanere nella loro ombra, e quella dell’agente segreto è diventata una professione di grande indipendenza e fascino. I romanzi e i film di spionaggio intrattengono ancora oggi un pubblico molto vasto, composto da persone di ogni età, grazie alla fantasia e alla creatività di autori sia maschili che femminili.
Spie al femminile: dalle prime apparizioni al giorno d’oggi
La carrellata di spie al femminile parte proprio da James Bond, giunto ormai al ventiquattresimo film che lo vede come protagonista, o meglio dalla fantasia del suo creatore, lo scrittore inglese Ian Fleming. Pussy Galore è la celebre spia a capo di un’organizzazione criminale americana, l’unica donna a ricoprire tale ruolo. I suoi dialoghi con l’agente 007 sono entrati nella storia per la sagacità e l’inarrivabile charme con il quale si presenta a James Bond, proprio come rimarrà per sempre impressa nell’immaginario comune la scena in cui Honey Ryder, la Bond Girl per antonomasia, esce dall’acqua indossando il famigerato bikini bianco. Il filone narrativo di James Bond ha ispirato tantissimi personaggi, anche nel mondo dei videogiochi le cui eroine sono donne: il nome dell’Agente Jane Blonde, protagonista dell’omonima slot in HTML5 di Betway Casinò, è un chiaro riferimento a quello dell’agente segreto James Bond, da cui trae ispirazione. Sempre il personaggio di James Bond ha influenzato anche il videogioco No One Lives Forever, presentato dal portale Multiplayer.it, la cui protagonista è anche in questo caso un’agente segreto donna, l’agguerritissima Cate Archer. Il titolo, infatti, è una variazione di quello del romanzo di John Gardner del 1986 Nobody Lives Forever (Nessuno vive per sempre), che vede James Bond come personaggio principale.
Le agenti segrete più famose delle serie TV
Dal grande al piccolo schermo il passo è breve: dopo il successo di Nikita, la spia francese del film del 1990 La femme Nikita di Luc Besson, autore di vari film con protagoniste forti, come nel caso di Adèle e l’enigma del faraone del 2010 e di Lucy del 2014, le donne-spie sono diventate personaggi fondamentali e al centro dell’attenzione anche in diverse serie TV. La prima a rompere lo stereotipo e, anzi, a imporsi come leader è l’agente speciale dell’FBI Dana Scully, interpretata dalla talentuosa Gillian Anderson, che in coppia con l’agente Fox Mulder (David Duchovny) ha indagato casi sul sovrannaturale per 11 stagioni nel telefilm cult X-Files, trasmesso dal 1993 al 2002. Nel 2001 ha invece avuto inizio Alias, altra serie TV che vede una donna forte e indipendente come protagonista: l’agente segreto della CIA Sidney Bristow, interpretata da Jennifer Garner, affronta infatti tutti i lati negativi del lavoro che svolge senza perdere mai la sua forza d’animo. Il successo più recente che vede una spia al femminile come protagonista è invece The Americans: la serie, iniziata nel 2013, è ambientata negli anni ’80 della Guerra Fredda e vede la coppia di spie sovietiche Elizabeth e Phillip Jennings (al quale dà vita l’attore gallese Matthew Rhys) alle prese con la loro vita sotto copertura in America. Keri Russell è l’attrice che ricopre il ruolo di Elizabeth: grazie al suo talento il personaggio spicca nella serie e mostra chiaramente come l’impresa apparentemente impossibile di conciliare un lavoro così particolare con la vita di tutti i giorni non sia così inarrivabile.
Non solo cinema e serie TV: le spie al femminile nella letteratura