RomaFF14. annunciati Bill Murray, Wes Anderson, Ron Howard e Kore’eda

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Nei giorni scorsi il direttore artistico Antonio Monda ha presentato i primi nomi (e che nomi!) che parteciperanno alla Festa del Cinema di Roma 2019, giunta alla quattordicesima edizione.
Bill Murray arriverà nella capitale per ricevere il premio alla carriera dalle mani di Wes Anderson.
La quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma celebrerà Bill Murray, uno degli interpreti più amati a livello globale, assegnandogli il Premio alla Carriera, consegnato da Wes Anderson che lo ha diretto in alcuni dei suoi ruoli più iconici. In quell’occasione, Bill Murray sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico condotto dallo stesso Anderson, durante il quale ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico. Dopo il folgorante inizio nel mondo della televisione, come protagonista del “Saturday Night Live”, e il successo planetario di “Ghostbusters”, l’attore statunitense si è distinto nel corso degli anni come raffinato volto di memorabili cult movie, da “Ricomincio da capo” di Harold Ramis a “Ed Wood” di Tim Burton, da “Broken Flowers” di Jim Jarmusch a “Lost in Translation – L’amore tradotto” di Sofia Coppola che gli è valso il Golden Globe, il Bafta e una nomination all’Oscar®. Straordinario il sodalizio con Wes Anderson che li ha visti collaborare in “Rushmore”, “I Tenenbaum”, “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”, “Il treno per il Darjeeling”, “Fantastic Mr. Fox”, “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”, “Grand Budapest Hotel” e “L’isola dei cani”.

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La straordinaria carriera di Ron Howard, premio Oscar® per A Beautiful Mind, attraversa sessant’anni di cinema e televisione. Nel 1959 esordisce come attore nella serie di culto Ai confini della realtà, mentre nel 1977, ancora protagonista della celebre serie “Happy Days”, approda alla regia. Il talento dietro la macchina da presa lo porta a sperimentare generi molto diversi fra loro e a dirigere numerosi film di successo: da Cocoon – L’energia dell’universo a Cuori ribelli, da Apollo 13 a Frost/Nixon – Il duello, da Cinderella Man – Una ragione per lottare ai film tratti dai romanzi di Dan Brown (Il codice da Vinci, Angeli e demoni, Inferno) fino a Solo: A Star Wars Story. Alla Festa del Cinema, Ron Howard presenterà il documentario Pavarotti, nuovo personale tributo al mondo della grande musica dopo The Beatles – Eight Days a Week.

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Protagonista di una delle retrospettive della prossima edizione della Festa, Kore-eda Hirokazu è uno dei più ispirati autori del cinema orientale.
La sua trentennale carriera – nel segno di un’opera intimista e raccolta, tesa all’esplorazione dei sentimenti e delle fragilità dei protagonisti – è costellata di riconoscimenti in ogni parte del mondo: da After Life che gli ha dato fama internazionale a Like Father, Like Son (Premio della Giuria a Cannes) fino a Un affare di famiglia, candidato all’Oscar® come Miglior film straniero, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes e del César 2019 come Miglior film straniero.

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I registi francesi Olivier Assayas (“L’eau froide”, “Il bambino d’inverno”, “Irma Vep”) Bertrand Tavernier (Premio speciale della Giuria per “L’orologiaio di Saint-Paul”, primo sodalizio Philippe Noiret, Orso d’Oro per “L’esca” e Premio come Miglior regista per “Una Domenica in Campagna” nel 1984 a Cannes) incontreranno il pubblico.
Assayas parlerà della Nouvelle Vague, raccontando l’esperienza come critico nei Cahiers du Cinéma. Tavernier si soffermerà sul suo “cinéma de papa”, quella forma tradizionale di racconto cinematografico cara al regista e provocatoriamente derisa dai critici dei Cahiers negli anni della Nouvelle Vague.
Bret Easton Ellis, fra i più riconosciuti romanzieri americani  con opere come “American Psycho”, trasposto sul grande schermo da Mary Harron con protagonista Christian Bale, racconterà la sua personale visione sulla società americana trumpiana.

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La Festa del Cinema non mancherà di omaggiare i suoi pilastri. Nel centenario della nascita di Gillo Pontecorvo sarà presentata l’opera restaurata,”Kapò”, uscita nelle sale sessant’anni fa (1959) e candidato all’Oscar® come Miglior film straniero nel 1961. La Cineteca di Bologna si è occupata del restauro.
Il RomaFF14 riporterà alla luce “Satyricon”, rivisitazione dell’opera latina di Petronio ad opera di Federico Fellini, arrivato sul grande schermo cinquant’anni fa (1969).
La selezione ufficiale presenterà 40 film, provenienti da tutto il mondo, per ricevere il Premio del Pubblico BNL.
Fonte: Roma Cinema Fest