Disney compra Fox: la fine di un’epoca?

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Disney Fox
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Disney compra Fox – CREDIT: ROB DOBI FOR VARIETY

Potrebbe essere la fine del mercato dell’entertainment per come lo conosciamo? o forse no?

È ufficiale: Walt Disney Corporation ha concluso lo storico accordo di acquisizione degli asset produttivi con 21st Century Fox. Si tratta di una cifra record di 52,4 miliardi di dollari, inclusi i 13,7 miliardi di debiti già presenti in Fox che sono stati assorbiti dalla casa di Topolino.
La fusione deve ancora essere sottoposta al vaglio dell’antitrust statunitense. Sebbene l’accordo venga considerato “orizzontale” tra due aziende simili per settore occupato (che non presenta quindi incompatibilità), la sentenza è tutt’altro che scontata. Recentemente infatti il dipartimento di giustizia americano è sceso in campo per bloccare l’unione “verticale” tra At&T e Time Warner.
Bob Iger, CEO Disney, si è detto fiducioso e recentemente anche il Presidente Trump si è complimentato con Murdoch, dicendosi soddisfatto.
Presupponendo quindi che l’accordo da oltre 60 miliardi andrà a buon fine, ogni appassionato di cinema, ma anche un qualsiasi fruitore casuale di prodotti di entertainment, rimarrà quasi stupito di fronte a questo storico cambiamento.
Tra le property Disney figurano attualmente una parte dei supereroi Marvel, gestiti dai Marvel Studios, Lucasfilm (Star Wars e Indiana Jones), l’animazione Disney (i classici, le principesse, Topolino e co.) e Pixar, ABC (la terza rete statunitense) e ESPN, il canale dedicato allo sport.
Come riportato da Variety, a queste andranno ad aggiungersi tutte quelle possedute da Fox, eccezion fatta per i canali sportivi e il comparto News. Citiamo qui le più notevoli cercando di capire come l’accordo Disney-Fox potrebbe riflettersi sui singoli progetti:
  • Fox Searchlight: la divisione indipendente controllata Fox, che distribuirà a breve The Shape of Water di Guillermo Del Toro, potrebbe venire mantenuta intatta nella sua struttura. L’azienda ha infatti un buon rodaggio e un’ottima reputazione all’interno del mercato cinematografico. Sarebbe assurdo che si rinunciasse alla possibilità di esplorare il mercato d’autore (definirlo indipendente, sarebbe una barzelletta ormai).
  • Avatar, Alien e Predator: dei tre franchise il primo ha sicuramente in programma 4 capitoli che difficilmente verranno toccati. Sebbene le due saghe horror non sembrino combaciare con l’impostazione “per famiglie” di Disney degli ultimi anni, è impensabile ritenere che verranno lasciate ad ammuffire negli scaffali dei franchise morti. È probabile quindi che queste proprietà molto turbolente e spesso soggette a cambiamenti, aiuteranno ad entrare nel mondo del “Rated R”, una casa di produzione che ben poco ha affrontato questo mercato.
  • I Mutanti (X-Men e Deadpool) e i Fantastici 4: altri personaggi che tornano in mano alla Marvel. Verrebbe da credere che un crossover tra Avengers e X-Men, oltre che a una nuova pellicola dedicata alla famiglia di avventurieri spaziali, sia inevitabile. Ma i talenti costano e Kevin Feige sembra avere un percorso chiaro da qui ai prossimi 10 anni. Inoltre la casa delle idee deve prestare molta attenzione a non saturare il mercato e a sfornare film con un occhio alla qualità. Per questo motivo viene da pensare che, un film sui Fantastici 4, potrebbe andare a penalizzare un eventuale seguito di (titolo utilizzato come esempio) Ant-Man, in questo momento di grande successo. Bob Iger ha dichiarato che vede grandi possibilità per continuare sulla via dei film vietati ai minori come Deadpool. Sembra non ci sia quindi da temere sotto questo aspetto. Viene da pensare ad un possibile rilancio della linea Marvel Max, più vicina come toni alle serie Marvel-Netflix. Estremamente improbabile un crossover tra le due linee di prodotti.
  • I Simpson: chi più di loro meriterebbero un rilancio?
  • Blue Studios:  i creatori di Ferdinand e de L’Era Glaciale potrebbero continuare ad avere vita propria o verranno assorbiti fino a sparire? Dipenderà soprattutto dalla performance al box office degli ultimi film in calendario.
  • Telefilm: oltre a X-Files, ai canali FX, oltre a quelli Fox e National Geographic, Disney acquisisce anche la serie DC Gotham. Ironia a parte, sarà interessante vedere quali saranno le mosse a riguardo.
  • Sky: Fox stava recentemente tentando una scalata all’azienda, di cui ad ora partecipa con il 49% delle azioni. È possibile che Disney, data la volontà di creare una propria piattaforma di distribuzione dei contenuti, tornerà all’attacco.
  • Hulu: stesso discorso, Disney possedeva il 30% di Hulu, Fox la stessa quota. Ora l’azienda possiede la maggioranza della piattaforma con il 60% delle quote.
  • Canali sportivi locali: le trasmissioni sportive a livello locale e regionale andranno ad integrare la proposta di ESPN.

Cosa dobbiamo aspettarci?

Le strade sono due: Bob Iger potrebbe decidere di proseguire un approccio di diversificazione dell’offerta, creando dei contenuti sempre più coraggiosi, grazie alla possibilità di rischiare data dalle ampissime quote di mercato che ora possiede. In questo modo le varie proprietà andrebbero a soddisfare un proprio pubblico specifico, senza farsi concorrenza l’una con l’altra. Oppure potremo osservare una gestione monopolistica del mercato che porterà ad un conseguente appiattimento dell’offerta. Questa seconda strada, secondo chi vi scrive, è realistica ma sarebbe poco furba e remunerativa. Il mondo dell’entertainment è molto soggetto alle mode e alla capacità di innovazione. Occorre infatti ricordare che, ad esempio, fino al successo planetario di Avengers, il Marvel Cinematic Universe era tutt’altro che capofila nel mercato. Anzi, se il film non avesse conquistato il pubblico, difficilmente avremmo visto altri capitoli.
Il mercato del cinema si gioca solo una parte sulle mosse finanziarie. Il resto sono solo idee al comando: e anche l’impero Disney, che oggi pare indistruttibile, potrebbe tramontare assieme alla stanchezza creativa.
Una cosa è certa: in tempi non sospetti, i Simpson l’avevano predetto!

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