Palma d’Oro a “Titane” alla cineasta Julia Docounau (con gaffe di Spike Lee) e si chiude il 74. Festival di Cannes

 

Un festival è la manifestazione più alta del Cinema, la culla che custodisce ogni autore e ne riconosce il valore, qualora ci sia, al mondo dell’ecclesia culturale. Cannes 74 ne esce dopo un anno di fermo e una perdita economica ingente a testa alta, con un presidente di giuria come Spike Lee che annuncia per un misunderstanding linguistico la vincitrice all’inizio della cerimonia di premiazione. Può succedere, siamo abituati a eventi più imbarazzanti e Lee si è scusato in conferenza stampa dicendo di avere sbagliato un tiro libero sulla sirena.

A vincere la palma d’oro è stata una cineasta lucida e intransigente sull’idea che ha del Cinema, Julia Docounau con Titane. Arriva a 28 anni da quel Lezioni di Piano di Jane Campion ed è un segno che il vento del cambiamento è necessario in ogni luogo e ambito, anche in una manifestazione come Cannes. “Il mio film non è perfetto, qualcuno dice che è una mostruosità – ha dichiarato la regista 37enne appassionata di horror che già nel 2016 con il gore horror Raw – Una Cruda Verità aveva conquistato la Francia ai Cesar e alla Settimana Internazionale della Critica. “La mostruosità che attraversa il mio lavoro è una forza che rompe la cosiddetta normalità. Grazie alla giuria, ha accettato un mondo più fluido e inclusivo“.

Nel suo discorso di ringraziamento la Docounau ha detto “c’è così tanta bellezza ed emozione da trovare in ciò che non può essere colto. Grazie alla giuria per aver chiesto più diversità nelle nostre esperienze cinematografiche e nelle nostre vite. E grazie alla giuria per aver lasciato entrare i mostri“.

 

Un commosso Marco Bellocchio Palma d’Oro Onoraria con Jodie Foster è stato introdotto da Paolo Sorrentino che lo ha definito un curioso, un uomo modesto che non ha tempo per autocelebrarsi. Dopo Il Traditore del 2019 è tornato sulla Croisette Vorrei condividere questo premio con tutte le persone che fanno parte della mia famiglia cinematografica. Sono molto commosso. Sono molto felice che abbiate ricordato Michel Piccoli, con cui ho lavorato. Lui e Anouk Aimée hanno ricevuto il premio per la recitazione per Un salto nel buio (Le Saut dans le vide) nel 1979. Le cose che ho realizzato le ho fatte con immaginazione e coraggio. Un regista deve essere in grado di dimostrare queste qualità

 

I VINCITORI

Palme d’or

TITANE directed by Julia DUCOURNAU

 

Grand Prix (ex aequo)

GHAHREMAN (A Hero) directed by Asghar FARHADI

 HYTTI N°6 (Compartment N°6) directed by Juho KUOSMANEN

 

Best Director

Leos CARAX for ANNETTE

 

Best Screenplay

HAMAGUCHI Ryusuke & TAKAMASA Oe for DRIVE MY CAR

 

Jury Prize (ex aequo)

MEMORIA directed by Apichatpong WEERASETHAKUL

HA’BERECH (Ahed’s Knee) directed by Nadav LAPID

 

 

Best Performance by an Actress

Renate REINSVE in VERDENS VERSTE MENNESKE (The Worst Person in the World), directed by Joachim TRIER

Best Performance by an Actor

Caleb LANDRY JONES in NITRAM, directed by Justin KURZEL

 

Palma d’Oro Onoraria

Jodie Foster

Marco Bellocchio

 

Premi “Un Certain Regard”

 

RAZZHIMAYA KULAKI (Unclenching the Fists), directed by Kira KOVALENKO

 

Jury Prize

GROSSE FREIHEIT (Great Freedom), directed by Sebastian MEISE

 

Ensemble Prize

BONNE MÈRE (Good Mother)

directed by Hafsia HERZI

 

Courage Prize

LA CIVIL

directed by Teodora Ana MIHAI

 

Prize of Originality

LAMB

directed by Valdimar JÓHANNSSON

 

Special Mention

NOCHE DE FUEGO (Prayers for the Stolen) directed by Tatiana HUEZO

 

Cinéfondation

 

First Prize

L’ENFANT SALAMANDRE (The Salamander Child)

directed by Théo Degen

INSAS, Belgium

 

Second Prize

CICADA

directed by Yoon Daewoen

Korea National University of Arts, South Korea

 

Joint Third Prize

PRIN ORAS CIRCULA SCURTE POVESTI DE DRAGOSTE (Love Stories on the Move)

directed by Carina-Gabriela Dașoveanu

UNATC “I. L. CARAGIALE”, Romania

 

CANTAREIRA

directed by Rodrigo Ribeyro

Academia Internacional de Cinema, Brazil

 

Fonte: Festival de Cannes