Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
FILM IN EVIDENZA
SUICIDE SQUAD
di David Ayer con Will Smith, Margot Robbie, Jared Leto, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Cara Delevingne, Viola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes, David Harbour (cinecomic)
Stroncato dalla stampa americana e demolito (gratuitamente) dalle critiche di Rotten Tomatoes, arriva finalmente nelle sale italiane il nuovo progetto DC Comics/Warner Bros dedicato al plotone di antieroi più potenti della terra: Suicide Squad.
Dotato di enormi potenzialità tecniche e visive, l’ultimo lungometraggio di David Ayer è divertente, coraggioso ed ironico ma non riesce a detonare completamente a causa di una manomissione del montaggio in fase di post-produzione. Suicide Squad è un vortice frenetico di azione e adrenalina che vive di momenti altalenanti e fatica a trovare un punto di equilibro in grado di bilanciare i personaggi – e le rispettive caratterizzazioni – all’interno del gruppo e del racconto.
Nonostante una prosa ellittica e un editing confusionario che unisce le scene con un nesso relativo di consequenzialità, il regista delimita il perimetro della narrazione inserendo al suo interno gli iconici supercriminali con l’intento di stravolgere le loro identità. I cattivi passano così dalla parte dei buoni: nell’ombra di una prigione e sotto l’egida dell’ermetica Amanda Waller (Viola Davis), il cecchino Deadshot (Will Smith), la psicopatica Harley Quinn (Margot Robbie), il mefistofelico El Diablo (Jay Hernandez), il millantatore Boomerang e soci si schierano al fianco del loro team leader Rick Flag (Joel Kinnaman) per portare a termine una pericolosa missione, mossi da un’obiettivo condiviso e dalla volontà di riscattare le proprie vite. Intriso di atmosfere camp, noir e fantasy, Suicide Squad prende forma da un cut cinematografico che non rende pienamente giustizia alla visione autoriale di Ayer, il quale è costretto a piegarsi alla volontà ‘suprema’ e insindacabile della major (che ha deciso di alleggerirne i toni ‘dark’). Un blockbuster ambizioso e provocatorio che manifesta sin dalle battute iniziali la sua anima audace e spudorata. Caotico e irriverente.
IL DRAGO INVISIBILE
di David Lowery con Oakes Fegley, Bryce Dallas Howard, Wes Bentley, Karl Urban, Robert Redford
(avventura, fantasy, family)
Un grande classico Disney come torna sul grande schermo nell’atteso Il Drago Invisibile, remake del film di Don Chaffey diretto da David Lowery e interpretato da Oakes Fegley, Bryce Dallas Howard, Wes Bentley, Karl Urban e Robert Redford.
Il signor Meacham (Robert Redford) è anziano intagliatore di legno che per anni ha incuriosito i bambini della sua città narrando le storie di un’enorme creatura che si rifugia nelle foreste del Pacific Northwest. Ma un giorno queste favole leggendarie sembrano prendere forma quando la figlia Grace (Bryce Dallas Howard) conosce Pete (Oakes Fegley), un misterioso bambino di dieci anni, abbandonato e senza una famiglia, che sostiene di vivere nel bosco insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Grazie all’aiuto della giovane Natalie (Oona Laurence), figlia del proprietario della segheria del paese Jack (Wes Bentley), Grace decide di far luce sulla questione e scoprire la verità.
Il Drago Invisibile è una opera fantasy che conserva le atmosfere e la componente emozionale tipiche della Casa di Topolino e trascina il pubblico in un viaggio straordinario dove coesistono finzione e realtà. Come per incanto, Lowery riporta ai giorni nostri la pellicola originale del 1977 , rivisitandola in chiave moderna e contemporanea attraverso l’utilizzo degli effetti speciali creati dalla WETA Digital. Profondo e toccante, il film spalanca le porte dell’immaginazione e propone una brillante commistione tra azione in “carne ed ossa” e animazione che strizza l’occhio alle famiglie. Magico.
Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su MaSeDomani.com
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