BBC-rubrica

I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 17 MARZO
Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
TRUTH – IL PREZZO DELLA VERITA’
di James Vanderbilt con Robert Redford, Cate Blanchett, Dennis Quaid, Elisabeth Moss, Topher Grace
(biografico, drammatico)
Mary Mapes nel 2004 raggiunse l’apice della sua carriera. Produttrice per CBS NEWS dei servizi di successo per il programma 60 Minutes, condotto dal famoso giornalista Dan Rather, nel mese di settembre, nell’arco di ventiquattro ore, la sua vita (e quella dei suoi collaboratori) dalle stelle precipitò agli inferi. Tacciata di fare cattivo giornalismo d’inchiesta, di non controllare e/o manipolare le fonti e di utilizzare documenti palesemente falsi per alimentare ossessioni e scopi personali, la donna fu trascinata in un processo mediatico e un’indagine interna che la portò alla rovina professionale. Il suo errore fu di voler indagare nel passato militare del presiedente George W. Bush (all’epoca in campagna elettorale) e di credere di riuscire a vincere uno scontro con poteri troppo forti anche per un colosso come CBS. Il risultato fu un duro colpo alla libertà di stampa.
Presentato al Toronto International Film Festival 2015, accolto positivamente al London Film Festival e con entusiasmo all’ultima Festa del Cinema di RomaTruth è tratto dalla biografia scritta dalla stessa Mary Mapes (Truth and Duty: The Press, the President, and the Privilege of Power, 2015) e segna l’esordio dietro la macchina da presa di James Vanderbilt, dopo l’esperienza acquisita in veste di sceneggiatore in progetti come Zodiac di David Fincher, focalizzati proprio sull’indagine e il processo d’inchiesta nella sfera del giornalismo. L’opera vede una monumentale Cate Blanchett al fianco dell’inossidabile Robert Redford, che nonostante le 80 primavere riempie ancora lo schermo con eleganza e magnetismo, e stimola lo spettatore ad una profonda riflessione sull’importanza e il valore della verità. Intenso.

BROOKLYN
di John Crowley con Saoirse Ronan, Emory Cohen, Domhnall Gleeson
(drammatico, sentimentale)
Nel 1502 la giovane Eilis Lacey lascia l’Irlanda alla volta del Nuovo Mondo, destinazione Brooklyn. La ragazza è in cerca di un lavoro, di un marito, di un futuro migliore di quello che un piccolo paese europeo, dopo la guerra, poteva offrirle e impavida parte alla volta del continente in cui i sogni diventano realtà. Il percorso sarà lungo, con molti ostacoli e decisioni dolorose, ma alla fine grazie alla sua forza e decisione Eilis diventerà una donna e troverà l’amore.
Brooklyn è il nuovo film diretto da John Crowley, basato sull’omonimo romanzo di Colm Tóibín, e sceneggiato niente meno che dallo scrittore Nick Hornby. È una pellicola che coinvolge l’audience con una trama melò mai straziante, drammatica come molte storie di emigrazione, e sentimentale con eleganza. La regia è attenta, la patina è retrò, la fotografia profuma di grandi produzioni e protagonisti sono ottimi attori tra cui spicca la giovane e talentuosa Saoirse Ronan, irlandese di origine e americana di crescita, che seduce anche l’Academy la quale la annovera nella cinquina delle migliori protagoniste del 2016. Brooklyn non è rincasato con premi Oscar®, critica e pubblico straniero invece li ha conquistati con i suoi toni gentili. Ora tocca a noi. Garbato e attento.

RISORTO
di Kevin Reynolds con Joseph Fiennes, Tom Felton, Peter Firth, Cliff Curtis
(drammatico, biblico)
Dopo il sentimental-drama in costume Tristano & Isotta, il regista di Robin Hood – Principe dei Ladri e Waterworld Kevin Reynolds torna al cinema con un’opera epica ed intensa che entra nel vivo del tema pasquale. Risorto racconta la storia della Resurrezione di Cristo attraverso gli occhi dell’incredulo tribuno romano Calvius (Joseph Fiennes) che, insieme al suo aiutante Lucius (Tom Felton), dovrà indagare sulla sparizione del corpo di Gesù e assicurarsi che non venga depredato dai suoi seguaci più radicali. A metà tra il peplum e i film dai risvolti religiosi, l’ultima fatica di Reynolds rivisita un classico della bibbia sulla scia delle produzioni cinematografiche e televisivi ambientate nell’epoca del Messia, strizzando l’occhio al modello del blockbuster in chiave thriller attraverso uno sguardo esterno, cautamente distaccato e legato ad una visione canonica degli eventi senza particolari pretese a livello autoriale. Un progetto dal carattere convenzionale che si allontana dalle trasposizioni storiche dal forte impatto emozionale come La Passione Di Cristo, e vede un audace Joseph Fiennes dominare la scena nei panni del protagonista. Atipico e spettacolare.
KUNG FU PANDA 3
di Alessandro Carloni e Jennifer Yuh con la voce italiana di Fabio Volo
(commedia, animazione)
Dall’Oriente con furore. La stirpe dei panda torna a dominare il grande schermo sotto l’egida di Alessandro Carloni e Jennifer Yuh nel terzo avvincente episodio della saga Kung Fu Panda e di Po, il guerriero dragone dal cuore tenero e dai metodi tremendamente bizzarri e grotteschi. Illuminato da una cornice visiva dalle sfumature briose e iridescenti, con brevi accenni che strizzano l’occhio al graphic novel, la nuova avventura d’animazione targata DreamWorks fonde con intelligenza commedia e azione, seguendo i canoni delle produzioni orientali e dell’heroic fantasy, intrisi di correnti favolistiche e visionarie. Nella pellicola, Po (doppiato in Italia da Fabio Volo) dovrà vedersela con Kai, un temibile combattente venuto dal mondo degli spiriti per impossessarsi dell’energia dei maestri di kung fu di tutta la Cina. Sconsolato e alla ricerca della propria identità, il simpatico protagonista incontrerà dopo tanti anni il padre biologico Li Shan e, grazie all’aiuto del genitore adottivo Ping e degli amici fedeli, riscoprirà la sua vera natura di panda, trovando dentro di sé le risposte di cui aveva bisogno. Giocato sull’alternanza di Yin e Yang, Kung Fu Panda 3 è un concentrato caleidoscopico di divertimento e iconica gestualità che sfrutta in maniera intelligente il 3D e crea forti suggestioni estetiche in una commistione di generi dal risultato decisamente spettacolare. Spassoso.
FRANKENSTEIN
di Bernard Rose con Xavier Samuel, Carrie-Anne Moss, Danny Huston, Tony Todd, James Lew, Maya Erskine
(thriller, horror)
Il mito del moderno Prometeo rivive al cinema nel nuovo adattamento del romanzo scritto da Mary Shelley diretto da Bernard Rose. Frankenstein è una versione contemporanea e pop del classico horror che assume una deriva totalmente splatter ed estrema. Ambientato ai giorni nostri nella metropoli di Los Angeles, il lungometraggio è costruito secondo il punto di vista dell’iconico mostro che dovrà confrontarsi con il lato più oscuro e brutale dell’essere umano. Dopo la nascita artificiale e il successivo distacco dalla coppia di eccentrici scienziati creatori, Frankenstein è abbandonato ad un beffardo destino e alla dura legge del mondo reale. A incarnare la creatura letteraria è Xavier Samuel (“The Twilight Saga”), coadiuvato nel cast da Carrie-Anne Moss e Danny Huston, rispettivamente nei ruoli dei coniugi Elizabeth e Victor Frankenstein. Travolgente.
Vissia Menza & Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su MaSeDomani.com
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