E’ stata la giornata del Cinema italiano. Questa mattina, come di consuetudine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale tutti i candidati dei 61esimi David di Donatello.
A rompere il protocollo con la sua inimitabile verve artistica è stato Roberto Benigni. «Sono il presidente del Pci: Partito del cinema italiano» – così ha dichiarato l’attore e regista premio Oscar davanti a una platea gremita, formata dai migliori artisti del panorama cinematografico italiano.
La cerimonia di premiazione si è svolta in un tiepido gelo, la conduzione di Alessandro Cattelan (plagiato dagli one man show d’oltreoceano? Chissà..) non ha sorbito l’effetto sperato se non quello di un creare un leggero imbarazzo nel pubblico presente in sala.
Neppure Roberto Benigni, premiato con il David alla Carriera, ha saputo placare l’euforia e l’eccessiva carica ironica di un Cattelan non molto ispirato. Il suo sincero omaggio all’amata Nicoletta Braschi questa volta ha acquisito un sapore amaro: le voci su una possibile separazione sono sembrate più che fondate.
Lo show è stato risollevato dalla gioia (pazza) incontenibile di Valeria Bruni Tedeschi, vincitrice del David come miglior attrice protagonista e autrice di uno dei monologhi più divertenti e iperbolici della serata. A trionfare è proprio La Pazza Gioia, premiato come miglior film e per la miglior regia a Paolo Virzì.
A seguire tutti i vincitori:
MIGLIOR FILM
MIGLIORE REGISTA
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA
MIGLIORE PRODUTTORE
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
MIGLIORE MUSICISTA
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
MIGLIORE SCENOGRAFO
MIGLIORE COSTUMISTA
MIGLIORE TRUCCATORE
MIGLIORE ACCONCIATORE
MIGLIORE MONTATORE
MIGLIOR SUONO
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
DAVID GIOVANI