In un anno che – bisogna ammettere – non si è dimostrato particolarmente esaltante per il cinema horror commerciale, un caso senza dubbio degno di nota è quello di Together. Il lungometraggio d’esordio del filmaker australiano Michael Shanks arriva nelle sale italiane dopo la calorosa accoglienza ricevuta al Sundance Film Festival e l’ottimo riscontro al botteghino in tutti i Paesi in cui è stato distribuito.

Per dare una svolta alla propria vita di coppia, Tim (Dave Franco), musicista precario, e la compagna Millie (Alison Brie), insegnante, decidono di trasferirsi da New York in una zona rurale fuori città. A causa di un incidente durante un’escursione nella foresta, però, quella che si prospettava come un’esistenza bucolica e tranquilla si tramuta presto in un incubo dal quale non sembra esserci via d’uscita.

Millie (Alison Brie) e Tim (Dave Franco) cadono in una grotta durante un’escursione nella foresta – Foto: Together, la recensione

Ritorno alla carne

È sotto gli occhi di chiunque abbia un minimo di familiarità con il genere horror che negli ultimi anni l’attenzione si sia ri-spostata sul corpo. Forse paradossale, considerato che ci troviamo in un’epoca in cui ormai la dematerializzazione (anche dell’immagine stessa) è data per scontata, se non addirittura considerata argomento di discussione antiquato.

Eppure, quasi tutte le opere più rilevanti del genere sembrano oggi inserirsi in questa tendenza, e Together non fa eccezione.

Il corpo umano, con le sue mutazioni e le sue deformità, diventa il perno attorno al quale si snoda la narrazione e si manifestano le soluzioni visive più interessanti. Grande spazio viene qui riservato a uno dei temi ricorrenti più identificativi del body horror: la sessualità fagocitante e cannibalica. L’appetito sessuale si sazia soltanto con la completa simbiosi corporea dei partner, al costo di mettere a repentaglio la loro stessa vita.

Millie (Alison Brie) e Tim (Dave Franco) – Foto: Together, la recensione

Un horror romantico

Ciononostante, Shanks cerca di uscire dai binari degli stereotipi di genere, conferendo al film una originale dimensione romantica. Il regista australiano racconta l’amore e il rapporto di coppia in tutti loro aspetti: la prevaricazione inconscia di uno sull’altro, l’ansia di non essere all’altezza delle aspettative, l’affinità fisica che viene a mancare, l’accettazione delle debolezze altrui.

La particolarità del tono è per alcuni aspetti un punto di forza, per altri una dissonanza: il continuo strizzare l’occhio e gli accenni comici a cui si lascia andare, danno allo spettatore l’impressione che il film stesso non si prenda troppo sul serio e preferisca soluzioni facilmente digeribili. Lascia un po’ perplessi anche il concetto di annullamento l’uno nell’altro (in questo caso per niente metaforico) come massima espressione qualitativa dell’amore tra due persone, in una grossolana citazione del mito dell’androgino presente nel celebre dialogo platonico del Simposio.

Nonostante qualche fiacchezza narrativa e qualche evitabile volo pindarico, Together è comunque una delle produzioni più interessanti dell’anno per gli amati del genere, e sarebbe un peccato lasciarsela sfuggire. Nota conclusiva e ironica: Dave Franco e Alison Brie, oltre a interpretare i protagonisti, sono sposati nella vita reale e sono anche co-produttori dell’opera. Non male per un film incentrato sull’attaccamento nella vita di coppia…

Photo: courtesy of I Wonder Pictures

REVIEW OVERVIEW
Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
Colonna sonora
Interpretazioni
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Marco Tomasoni
Through the darkness of future past the magician longs to see. One chants out between two worlds. FIRE WALK WITH ME.
together-la-recensione-del-film-di-michael-shanksNonostante qualche fiacchezza narrativa e qualche evitabile volo pindarico, Together è comunque una delle produzioni più interessanti dell’anno per gli amati del genere, e sarebbe un peccato lasciarsela sfuggire. Shanks cerca di uscire dai binari degli stereotipi di genere, conferendo al film una originale dimensione romantica.