“The Rental” è il thriller di Amazon Prime Video scritto e diretto da Dave Franco

 

Il thriller di Amazon Prime Video, The Rental, segna il notevole debutto alla regia di Dave Franco. Fratello minore del più conosciuto James, esordisce con una storia ben ingegnata e pregna di suspense.

Scritta a 4 mani con Joe Swanberg, uno dei massimi esponenti del movimento mumblecore assieme a Barry Jenkins, la pellicola si apre con la più inflazionata delle premesse narrative, quella dei canonici quattro amici (in questo caso anche imparentati, o mezzi) che affittano tramite Airbnb una casa isolata su una scogliera per trascorrervi un weekend all’insegna di alcool e droghe; una sorta di Venerdì 13 o Scream ambientati ai giorni d’oggi, se vogliamo, dove gli stereotipi classicheggianti di quell’epoca cinematografica marchiata indelebilmente da personaggi come Jason Voorhees, Ghostface Michael Myers vengono sostituiti dall’introduzione dall’era digitale, in cui il timore della defraudazione della privacy è una minaccia concreta, alla stregua del guanto con le lame di Freddy Krueger.

the rental

L’aspettativa che questo apparentemente tranquillo fine settimana si trasformi ben presto in un bagno di sangue aleggia nell’aria già dai primi minuti di visione, poiché Franco sfrutta comunque diversi elementi tipici e rodati abbastanza dagli innumerevoli slasher movie sopracitati (e altri) – nei quali, per la cronaca, The Rental è accettabilmente categorizzabile – ma lo fa in una maniera piacevolmente lenta, diversa, in un modo tutto suo, insomma: sì prevedibile ma altrettanto originale.

La prima parte del film, infatti, non sembra affatto serbare la possibilità che la storia possa
trasformarsi in un racconto praticamente horror e d’alta tensione – al di fuori di quel lieve
sentore di pericolo che può infondere il personaggio del custode sin da subito – perché è quasi del tutto incentrata a presentarci nel migliore dei modi i protagonisti, a loro modo subdoli e invischiati tra tradimenti, segreti e i problemi. E invece, quando ormai l’idea del thriller-horror sembra quasi una chimera e, soprattutto, l’equilibrio del gruppo inizia a vacillare a causa di menzogne smascherate e verità venute a galla, incrinando drasticamente i rapporti interpersonali tra i ragazzi, il tutto vira verso un vero e proprio incubo… quell’incubo che ci si aspetta sin dall’inizio e che Charlie (Dan Stevens) e i suoi amici sono costretti a viversi a occhi aperti.

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Il villain di turno non può che essere un misterioso killer mascherato, che dopo aver installato delle telecamere nascoste nella villa per spiare i poveri affittuari sventurati, gli darà la caccia uno a uno, per poi finirli in un modo che sicuramente Wes Craven avrebbe adeguatamente gradito.
Ma il gioco di Dave Franco non è solo un guizzo granguignolesco per mostrare allo spettatore sangue gratuito ed efferatezza senza fine, è, anzi, un buon intreccio narrativo solido e credibile che garantisce al titolo un’identità forte e singolare.
Le atmosfere che incorniciano la vicenda sono costantemente tese e cupe – soprattutto grazie alla fotografia di Christian Spencer – ben bilanciate tra picchi di angoscia e inquietudine, che accompagneranno la visione fino all’ultimo minuto; scelta per cui questa prima esperienza registica del fratello dell’Harry Osborn raiminiano merita un plauso.
L’epilogo di The Rental preavvisa palesemente che la storia si ripeterà di nuovo… con altri malcapitati che resteranno a loro volta vittime della scia di sangue dell’assassino. Un epilogo palindromo, dunque, che forse – anche a detta di Franco stesso – potrebbe essere il prologo di un futuro sequel.

 

VOTO RECENSIONE