The Disaster Artist recensione
Dave e James Franco in un’immagine di The Disaster Artist
The Disaster Artist è un film al contrario.
Un ritratto di antieroi destinati a fallire miseramente, un biopic sulla vita di artisti che tali non sono. Nella regia di James Franco rivive il sogno di un’America dalle grandi possibilità, quella in cui chiunque, armato di buona volontà, può coronare il suo desiderio e guadagnarsi (almeno) 15 minuti di celebrità.
The Disaster Artist racconta la storia vera, e tragicomica, della creazione di The Room, una delle pellicole più derise della storia del cinema. Un capolavoro trash che ebbe un pesante insuccesso in sala ma che, negli anni, divenne uno (s)cult imperdibile.
Chi è Tommy Wiseau, produttore, regista, sceneggiatore e attore del film più bistrattato di sempre? Un bambino, sembra rispondere James Franco, con grandi fantasie e mezzi, ma con assai poco talento. È impossibile comprendere la psicologia di questo moderno Ed Wood ma è proprio questa la sua statura cinematografica. Wiseau è un personaggio sfuggente e, per questo, magnetico. I drammatici giorni sul set vengono inquadrati ribaltando le convenzioni: ciò che è basso, brutto, fallimentare, è osservato come un grande momento d’arte. Ogni sprazzo di normalità è bollato come noiosa prassi.
the disaster artist
James Franco è Tommy Wiseau in un’immagine di The Disaster Artist
Come grida spesso Wiseau ai suoi compagni di disavventura, è lui l’eroe della sua vita, tutti coloro che gli impediscono di raggiungere il suo obiettivo sono i “cattivi”. L’eroe del film è incompreso: i suoi talenti sono le sue debolezze, il limite non è più il cielo ma la realtà.
The Disaster Artist tratta il materiale di partenza con reverenza, come se stesse maneggiando un classico d’antan. Non ride del suo protagonista ma lo osserva con tenerezza e affetto. Alcune sequenze di The Room vengono rigirate con una fedeltà impressionante e mostrate, sul finale, come omaggio puro e spassionato.
Qui, però, il progetto realizzato da James Franco trova il suo limite. Il film risulta, sul lungo andare, troppo compiaciuto del suo essere anticonvenzionale, sacrificando la compattezza narrativa e la forza del suo messaggio. Eppure non c’è da stupirsi se si verrà conquistati dagli occhi assenti e dalla parlata trascinata di Tommy Wiseau, perché The Disaster Artist è un atto celebrativo, con un grande cuore, dedicato a tutti gli sconfitti che ci hanno provato.