Addio a Leonard Nimoy, il leggendario Spock di Star Trek

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Il mondo dello spettacolo, e non solo, piange oggi la scomparsa di una delle stelle indiscusse della fantascienza televisiva e cinematografica. Leonard Simon Nimoy si è spento nella sua abitazione di Bel Air alla veneranda età di 83 anni, affetto da una grave forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva; dopo aver dichiarato pubblicamente nel 2014 di soffrire di questa malattia, l’attore ne aveva in seguito attribuito la causa al vizio del fumo, nonostante avesse smesso da quasi 30 anni.
Nimoy era stato poi ricoverato d’urgenza, qualche giorno fa, all’UCLA Medical Center, in seguito al sopraggiungere di forti dolori al petto; è il New York Times a riportare per primo il decesso dell’artista, dopo aver ricevuto la triste notizia dalla moglie Susan Bay Nimoy.
Storico e fedele compagno di avventure di William Shatner (alias il Capitano Kirk) nella serie tv originale di Star Trek (1966-1969) e protagonista anche delle successive pellicole a essa ispirate, dove interpretava il popolare vulcaniano Spock, Leonard Nimoy si è sempre dimostrato un artista tuttofare: oltre alla carriera di attore e regista, si cimentò infatti anche come scrittore, poeta, musicista e fotografo. Nato il 26 marzo del 1931 a Boston da genitori ebrei ortodossi, immigrati in America dalla città ucraina di Iziaslav, Nimoy ricoprì fin da giovane numerosi ruoli nel mondo televisivo, cinematografico e teatrale, ma il vero successo arrivò proprio con Star Trek, per il quale divenne famoso grazie anche all’iconico saluto del proprio personaggio (“Lunga vita e prosperità!”), tramandato ancora oggi dagli amanti della fantascienza di tutto il mondo.
Di recente, lo avevamo visto recitare nella serie tv Fringe, ideata da J.J.Abrams, e nei due moderni reboot di Star Trek (Star Trek e Into Darkness), per la regia dello stesso Abrams, dove riprese un’ultima volta il suo storico ruolo, prima di annunciare il ritiro dalle scene nel 2010.