Mel Gibson e il cast di Hacksaw Ridge alla conferenza stampa di Venezia 73
Mel Gibson e il cast di Hacksaw Ridge incontrano la stampa a Venezia 73 – Foto: Gabriele Lingiardi
Mel Gibson è uno dei grandi rappresentanti del cinema hollywoodiano, un attore e regista il cui credo ha influenzato l’ultima fase della sua produzione, portandolo a realizzare pellicole con una precisa morale ‘cattolica’. Abbiamo avuto il piacere di incontrare Gibson durante la conferenza stampa di presentazione del suo nuovo dramma di guerra Hacksaw Ridge – fuori concorso a Venezia 73  interpretato da Andrew Garfield, Teresa Palmer, Sam Worthington, Hugo Weaving, Vince Vaughn, Teresa Palmer e Hugo Weaving.
Ecco cosa ha raccontato:
Cosa ti affascina di questa storia e di un uomo che decide di andare in guerra senza armi?
Gibson: Quello che amo del personaggio è che è uomo ordinario che da straordinarie cose. Un uomo comune che all’inferno fa cose soprannaturali e straordinarie. Penso sia una storia che ispira con una di queste persone che fanno cose.
In questo periodo di terrorismo e paura rifaresti la scelta di interpretare un obiezione di coscienza?
Garfield: È una società difficile ed è una domanda difficile a cui penso si possa rispondere momento per momento, sulla base delle singole situazioni. La cosa eccezionale di Desmond Doss è che conosce, nel suo cuore, una cosa essenziale che lo guida nelle sue azioni, ovvero che non prenderà mai la vita di un uomo. È da qui inizia il suo cammino personale per mantenere la promessa. Penso che Desmond sia un perfetto simbolo per l’idea di “vivi e lascia vivere”, ovvero il valore che ci impone di non avere potere sulla vita altrui.
Mel Gibson, qual è il suo rapporto con Hollywood in una parola?
Gibson: In una parola? Quella che usano tutti: sopravvivo (ride).
Con Braveheart hai creato delle grandi scene d’azione, in questo film hai fatto altrettanto, come hai evitato tutti i cliché più comuni in quella lunga sequenza?
Gibson: Volevo dare l’impressione di caos della battaglia ma essere anche chiaro nell’azione. Gli spettatori dovevano capire ciò che stava avvenendo sullo schermo, per questo motivo ho orientato tutta la mia regia a rendere chiare le strategie adottate dalle fazioni.
Hugo Weaving, come è stato lavorare con Mel Gibson?
Weaving: È un regista dalla mente aperta e libera, è energico, ti comunica non solo tramite quello che dice ma anche attraverso il linguaggio del corpo. Ho amato lavorare con lui.
Nel film si parla di armi e si racconta la storia del primo obiettore di coscienza. Pensi che questa storia possa essere rivolta anche agli americani?
Gibson: Sicuramente. Penso che un uomo che si rifiuta di toccare un’arma sia un grande messaggio. Ho fatto questo film perché odio la guerra ma amo i soldati e chi combatte, per questo motivo volevo rendergli onore. Spero di esserci riuscito.
Hacksaw Ridge alla conferenza stampa di Venezia 73 - Foto: MIchela Vasin
Mel Gibson e il cast di Hacksaw Ridge incontrano la stampa a Venezia 73 – Foto: Michela Vasini