GLI INCREDIBILI 2, la recensione del nuovo film Disney•Pixar

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gli incredibili 2
#30 Gli Incredibili 2 di Brad Bird
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La famiglia Parr in una foto del film Gli Incredibili 2
Partiamo da un punto: la Pixar è una fucina di talento e creatività, un pozzo colmo di idee e contenuti originali in continua riproduzione. La casa del cinema d’animazione conosce bene la formula magica per realizzare film “miracolosi”. Anche Gli Incredibili 2 sembra utilizzarla: sfoggia il medesimo codice genetico, mescola gli elementi e genera materia, sostanza, chimica. Forse nel modo più riuscito di sempre, sorprendendo ed esaltando. Ebbene, con il suo ultimo progetto la sempiterna Pixar incanta tutti e regala momenti di sfavillante intrattenimento.
I 14 anni che separano il cinecomic (perché il film di Brad Bird lo è a tutti gli effetti) dal suo predecessore non si sentono. Anzi, pare non essere trascorso neanche un solo giorno dall’ultima avventura della famiglia Parr. Complice, in parte, la narrazione che continua esattamente da dove era rimasta e, soprattutto, la brillante capacità di raccontare i personaggi come li ricordavamo e persino più “umani” di allora.
Un lasso di tempo, cinematografico e non, che poteva seriamente minare il buon esito del cartoon che, invece, ha saputo adattarsi ed evolversi ai giorni nostri diventando un gioiellino tanto prezioso quanto raro. Se fino allo scorso decennio i Parr erano l’unica “superfamiglia” a occupare il grande schermo, oggi il genere supereroistico è altamente inflazionato, collassato, ma anche corroso dalla ridondanza narrativa e dalla mancanza di coraggio da parte di chi produce. Schemi inalterati con le stesse storie di uomini e donne “super” e dai poteri straordinari.
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La famiglia Parr in una foto del film Gli Incredibili 2
Come fare allora a riscoprire l’originalità del primo film in un panorama così saturo di stimoli e racconti? Puntando su una semplicità che diventa straordinaria.
Il perno su cui ruota la storia umana dove spesso, infatti, il fattore animato sembra svanire, è appunto la genuinità delle vicende familiari che si fa specchio del tempo rimanendo fedele alla forza del primo capitolo. Nel film Helen, Elastic-girl, oltre ad essere madre, moglie e eroina, diventa volto di una lotta alla riabilitazione dei supereroi, considerati ormai fuori legge. La lettura in chiave femminista, in tempi di #Metoo, sembra fin troppo scontata mentre in questa rappresentazione della (super)donna di Bird c’è molto di più.
Helen non agisce mai sola, ma trae la sua forza e caparbietà proprio dal nucleo familiare e dagli equilibri che si sono creati in una coppia affiatata e complementare. Il regista propone una storia di grandi dinamiche umane ponendo al centro l’aspetto femminile in un ribaltamento dei ruoli “canonici” (e superati) della famiglia, ma nel rispetto della parità di genere e della contemporaneità.
Gli incredibili 2 riesce a intrattenere con leggerezza ricorrendo a uno humour intelligente e contagioso con alcune sequenze davvero esilaranti, con protagonista un adorabile Jack-Jack, che valgono l’intera pellicola.
L’ultimo lavoro targato Disney-Pixar ha trovato il suo posto nel mondo e nell’intero universo dell’animazione sfoggiando tutta la passione e il sentimento del cartoon del 2004.
La meraviglia della scoperta e del sano divertimento – forse è il caso di dirlo – sono davvero “incredibili“.