![the eternal cycle of illusion](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2018/04/the-eternal-cycle-of-illusion-e1523359093318.jpg)
Il giovane ma già prolifico regista trevigiano Nicola Pattaro Pegg ritorna, a brevissima distanza di tempo da “Leggende venete”, a girare un altro cortometraggio, l’ennesimo, che si intitola “The eternal cycle of illusion”.
È l’ultimo tassello, il terzo, della “Trilogia delle illusioni”. Si tratta di un cortometraggio autoprodotto, realizzato in pochissimi giorni e senza molti mezzi a disposizione (ma ben usati). Appartiene alla “new wave” del regista, cioè a quel pugno di corti autoriali e introspettivi di recente fattura, molto diversi a livello concettuale dalla maggioranza delle sue opere, più “commerciali” e simili a “Leggende venete”.
“The eternal cycle of illusion” parla dell’utopia illusoria dell’amore, e ne parla (seppur con toni e impronta “post-adolescenziali” nei testi del monologo che sorregge l’opera), in modo malinconico, realistico e disincantato. Il regista comunica al pubblico sensazioni di disagio ed inadeguatezza attraverso i due personaggi femminili (una reale, l’altra immaginaria).
![the eternal cycle of illusion](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2018/04/etenal-cycle-of-illusion.jpg)