L’opera prima di Alice Filippi, disponibile ora su Amazon Prime video, è un teen drama sospeso tra una commedia colorata e ironica e il dramma della malattia

Marta (Ludovica Francesconi) soffre dalla nascita di una rara malattia genetica, ma nonostante questa sua situazione è una ragazza energica e solare. A 19 anni sogna il grande amore ma non vuole certo accontentarsi e anzi punta in alto. Ad una festa vede Arturo (Giuseppe Maggio), bello e sicuro di sé, e decide che è la preda perfetta, nonostante le raccomandazioni degli amici.

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La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, è confezionata come una vera e propria fiaba contemporanea che rientra in un cinema della malattia, ma con una spinta a ricercare qualcosa di più originale e personale. Se i riferimenti a tanti teen drama recenti possono essere calzanti, basti pensare a film come Colpa delle stelle, Io prima di te o A un metro da te, non lo è il fatto che la chiave di lettura usata è l’ironia e la dimensione ludica dell’esistenza.

La protagonista, una moderna Amelie dagli occhi grandi, i vestiti sgargianti e una fantasia vivace. Si tratta di una ragazza che convive con la malattia in maniera positiva e molto smaliziata. Non ha paura di far pesare la sua condizione e per certi aspetti riesce a inserire una naturale leggerezza a questo suo stato, anche a discapito delle responsabilità.

Marta, cresciuta senza genitori, è allegra ed estremamente ironica ed è proprio questo tratto che rende la pellicola diversa dalle altre. Tutto nella vita di Marta (la cui interpretazione della Francesconi è sorprendente) è una messa in scena, una rappresentazione dei suoi desideri e della sua irrefrenabile immaginazione. Così dopo aver costruito una vera e propria famiglia con i suoi due migliori amici, Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale), e aver trovato un lato divertente nel lavoro, Marta cerca l’amore. Questo, ovviamente, non deve essere banale, nulla nella sua vita lo è, ma deve essere impossibile e figo, come Arturo.

Sul più bello mette in scena una storia d’amore abbastanza stereotipata, la teoria secondo cui gli opposti si attraggono e quella dicotomia tra bruttina intelligente e bel ragazzo privilegiato oppresso dalle aspettative familiari. L’interesse del film sta, però, in tutte le sfumature colorate delle vite dei personaggi secondari; la famiglia moderna di Jacopo e Federica e l’inaspettata sensibilità e dedizione di Arturo che emerge nel momento in cui è la stessa Marta quella che fatica a mettersi in gioco.

Il tono solare della pellicola, il ritmo avvolgente e un cast ben equilibrato e bravo sopperiscono sicuramente a passaggi poco plausibili che però non intaccano una narrazione scorrevole e piacevole. È un inno ad affrontare la vita con il sorriso trovando sempre la forza di andare avanti, di vivere appieno le piccole cose e trovare la positività con sagace ironia.

Sul Più Bello è un film che nella sua leggerezza manifesta una buona personalità anche quando si scontra con il dramma; tenero, colorato e delizioso è un racconto che vi farà sorridere, commuovere e vi spingerà a cercare il buonumore dentro di voi.

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