La nuova serie Love Club, un’antologia di storie LGBTQIA+, è disponibile in streaming su Prime Video.

Di cosa parla Love Club?

La serie, scritta da Silvia Di Gregorio, Bex Gunther e Denise Santoro (autrici della comunità LGBTQIA+) insieme a Veronica Galli e Tommaso Triolo e diretta da Mario Piredda, racconta quattro storie unite da un locale della periferia milanese, il Love Club appunto, frequentato dalla comunità queer.

La prima storia è dedicata a Luz (Veronique Charlotte), la proprietaria del locale e figlia di una ricca famiglia milanese. La giovane lotta per vivere la sua storia insieme a Roberta con la paura di perdere la propria indipendenza.
Nel secondo racconto Tim (Rodrigo Robbiati) è un ex Dj, ora pizzaiolo, che convive con disturbi ossessivo-compulsivi e una personalità borderline. La malattia mentale è un ostacolo ai suoi sogni, fino a quando un amore inaspettato non gli stravolge la vita.

Protagonista della terza storia è Rose (Ester Pantano) che, dopo la morte del padre, ha lasciato la Sicilia e la carriera come cantante per trasferirsi a Milano e diventare una cam girl. Infine, nell’ultimo atto, conosciamo Zhang (Alessio Lu), un genio del marketing che sogna di esibirsi come drag queen.

Le loro vite sono destinate a incrociarsi proprio nel Love Club.

– Guarda qui il trailer della serie

love club recensione

Com’è la serie?

La serie antologica è sexy, vibrante e provocante nel senso più positivo del termine. Una rivoluzione queer che racconta una realtà che è quella di tante persone spesso invisibili e sole.

Love Club scorre fluida, con i suoi 4 episodi da 30 minuti, muovendosi delicata e puntuale attraverso tematiche calde, ma ben poco raccontate dal mondo dell’audiovisivo moderno; dal razzismo interiorizzato alla salute mentale, passando per l’affermazione di genere, la riappropriazione del proprio corpo e il consenso. Sono questi gli ingredienti che toccano le giuste corde emotive. Ci si arrabbia, si sorride e ci si commuove, tanto e bene.

Quali sono i punti di forza?

Inclusività e rappresentazione. Finalmente una serie che racconta correttamente tutte le diversità e le storie che orbitano all’interno di una comunità spesso, e ancora oggi, emarginata. I modelli di riferimento non sono molti e Love Club riesce a colmare questa lacuna narrativa.

Le autrici, che fanno parte della comunità LGBTQIA+, hanno deciso di raccontare le storie dal loro punto di vista, riappropriandosi delle proprie voci e della propria verità. Un linguaggio che parla non solo alla comunità, ma a tutti quelli capaci di ascoltare.

Gli interpreti scelti all’interno della comunità, alla loro prima esperienza, sono il fulcro portante della serie e incarnano perfettamente i percorsi dei rispettivi personaggi.

La narrazione diventa un luogo dove potersi esprimere liberamente senza temere giudizi, dove condividere il proprio pensiero trovando supporto e conforto. Un luogo dove libero dalle convenzioni.

A chi è consigliato?

A chi sceglie la propria famiglia. A chi vive, o ha vissuto, quello splendido momento del sentirsi parte di una comunità che ti accoglie, ti protegge e non ti giudica. A chi si è sentito inadeguato, respinto ed emarginato, ma ha ancora speranza. Questi episodi sono per tutti voi, anime belle.