Alessandro Borghi e Luca Marinelli sono i protagonisti di Le otto montagne, il nuovo film di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch

Le otto montagne è un film del 2022 di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.

Due ragazzini di 12 anni, Pietro e Bruno, si conoscono quando la mamma e il papà di Pietro, per allontanarsi dal caos cittadino di Torino, affittano casa nel paese di Grana per l’estate. L’amicizia si consolida tra le montagne e quando i genitori di Pietro si offrono di portare Bruno in città con loro per farlo studiare le cose cominciano a sgretolarsi. Il padre di Bruno lo costringe a lavorare come muratore e Pietro incolperà i genitori per aver rovinato le loro vite, soprattutto l’aver allontanato Bruno dalla sua montagna.

Il destino riunirà, però, Bruno e Pietro da adulti, più duri e barbuti, interpretati con finezza e dolcezza da Alessandro Borghi e Luca Marinelli.

le otto montagne trailer
Alessandro Borghi e Luca Marinelli in Le otto montagne recensione
Montagna: magnifica presenza

Il film è tanto ricco e bello quanto triste. Il racconto indaga, con una cura maniacale e gesti delicati, il profondo rapporto di amicizia di due uomini, incapaci di parlare dei propri sentimenti, e l’imprevedibilità e magnificenza dell’esperienza chiamata vita.

La narrazione si snoda lenta e pacata, come i suoi protagonisti, nei lunghi silenzi tra le montagne. Se lo sfondo mozzafiato della valle alpina di Aosta, che comprende le pendici del Monte Bianco e del Cervino, è il terzo protagonista della pellicola, il titolo fa però riferimento alle otto vette più alte del Nepal: un simbolismo misterioso che definisce l’ambizione e la conquista umana.

I registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch hanno adattato il pluripremiato omonimo romanzo del 2016 dell’autore italiano Paolo Cognetti creando una meditazione profonda sulla capacità umana di coltivare i rapporti e l’amore. E anche su come essa è modellata dalle esperienze irreversibili della crescita e dal legame con il paesaggio.

le otto montagne recensione
Alessandro Borghi e Luca Marinelli in Le otto montagne recensione
Ritorno all’infanzia

Bruno e Pietro, portati sullo schermo da Borghi e Marinelli davvero straordinari, tentano di ricostruire il rapporto perduto attraverso una rudimentale casa di pietra. L’incapacità di esprimere le loro emozioni passa attraverso il lavoro manuale che cercherà di ricostruire la leggerezza della loro infanzia spensierata e il loro reciproco amore. Pietro vive la riconquista del rapporto con l’amico Bruno con grande fatica poiché consapevole che la sua assenza in tutti quegli anni ha pesato, principalmente, a lui stesso. Al contrario Bruno ha continuato a coltivare i rapporti con i genitori di Pietro come fossero i suoi.

L’allontanamento dal padre, la sua difficoltà nello scegliere un percorso di vita e il costante senso di un’amara assenza riporteranno Pietro indietro, così come Bruno che si darà alla montagna e alla vita in alpeggio. Bruno è un personaggio che parla della natura nella sua solidità; di alberi, di fiumi di montagne e ne è talmente appassionato da preferirla agli esseri umani.

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Alessandro Borghi in Le otto montagne recensione
Destino o rifugio?

La natura messa in scena è in perfetta armonia con i protagonisti della vicenda. Bruno continua a seguire, con la sua ingenuità, il destino di montanaro solitario, scontrandosi costantemente con la realtà. Per Pietro, invece, la natura è un rifugio in cui salvarsi dalle angosce e dalle incertezze della vita cittadina.

I due sono anche specchio di una credenza popolare Nepalese che racconta Pietro: al centro del mondo si trova una montagna altissima, il monte Sumeru. Intorno ad esso si trovano invece otto mari e le otto montagne. Avrà imparato di più chi ha fatto il giro delle otto montagne, o chi è arrivato in cima al monte Sumeru?

Le Otto Montagne è un film che riempie il cuore e i polmoni. È grato, ampio e si muove senza fretta nella sua devozione alla bellezza e alle scelte dell’essere umano. C’è mistero e passione e si arrampica su vette montuose e ti esalta con inimmaginabile bellezza.