
Cassiopea (detta Cassie) è una liceale come tante che vive in una bella casa con una famiglia felice, sino al giorno in cui qualcosa di tremendo travolge la Terra. Una serie di calamità si abbatte sul nostro pianeta, una volta è uno tsunami, un’altra volta è una pandemia, tutte tragedie che proseguono nello sterminio dei sopravvissuti alle catastrofi precedenti. La causa di un simile disastro non è la furia di Madre Natura, che infine si è ribellata all’uomo e alla sua poca attenzione verso l’ambiente, bensì è frutto di un piano spietato di una razza aliena che, con pazienza e determinazione, ha deciso di eliminarci tutti. L’eroina della nostra storia è la bella Cassie (Chloë Grace Moretz) che, una volta rimasta sola, dovrà superare un percorso ad ostacoli dove non potrà fidarsi di nessuno, prima di raggiungere i suoi cari.
Adattamento cinematografico del romanzo di Rick Yancey, La Quinta Onda racconta degli attacchi alieni che hanno decimato la razza umana e si sofferma sul periodo tra la quarta e la quinta ondata quando la protagonista incontra una misteriosa guida in grado di aiutarla a sopravvivere a quell’apocalisse. Con uno scenario simile, le sensazioni dominanti (sia sullo schermo, sia in sala) dovrebbero essere di paura e angoscia, di attesa e palpitazione, di speranza e fiducia che qualcosa di bello possa accadere, invece, purtroppo, sono lo stupore e l’incredulità ad avere la meglio.
