“Il mio corpo è il tuo, il tuo cuore è il mio”: la recensione de La Abuela, horror di Paco Plaza disponibile su Prime Video

Susana è una modella spagnola che vive a Parigi. Durante una festa, viene contattata dall’ospedale di Madrid, sua città natale, che le comunica che sua nonna ha avuto un aneurisma cerebrale. Dopo questa terribile notizia è costretta a tornare in patria per prendersi cura della nonna con cui ha un forte legame, essendo cresciuta con lei dopo la morte prematura dei genitori. Per Susana sarà l’inizio di un incubo.

Il regista Paco Plaza è, insieme a Jaumè Balaguero, il nome di punta del cinema horror iberico. I due si sono fatti conoscere a livello internazionale grazie al dittico Rec e Rec 2, due film che hanno portato nuova linfa al mockumentary. I registi hanno poi diviso le loro strade continuando a realizzare horror e thriller, ma cambiando spesso registro con film che prediligono l’atmosfera e la psicologia come armi per suscitare terrore e inquietudine. È questo il caso de La abuela.

la abuela recensione

Il terrore in una casa

Una delle sequenze iniziali vede la protagonista, dopo la chiamata, dirigersi lentamente verso uno spazio buio. Una scena profetica, che anticipa la lenta discesa di Susana verso un percorso di conflitti interiori e giovinezza rubata. Quello che doveva essere un gesto di amore e riconoscenza verso una persona amata si trasforma presto in un inquietante viaggio verso l’abisso.

La regia e la fotografia giocano spesso con i chiaroscuri e con inquadrature claustrofobiche che rinchiudono la protagonista all’interno della casa con l’anziana, che manifesta comportamenti misteriosi e inquietanti.

Tutto questo è alimentato dalla voglia della ragazza, sempre più esasperata dalla situazione, di tornare alla sua vecchia vita, tra chiamate a Parigi e la continua visione di un cartellone pubblicitario con la sua immagine che le ricorda la sua vecchia vita.

Almudena Amor e Vera Valdez sono le due interpreti che, in perfetta alchimia, si danno battaglia per tutta la durata del film, tra risate inquietanti e momenti di disperazione. Tra le due si inserisce una misteriosa ragazza, Eva, interpretata da Karina KoloKolchynova, vero e proprio elemento di disturbo all’interno della storia.

Paco Plaza gestisce bene il ritmo, favorendo le immagini e le musiche per creare la giusta atmosfera e relegando i trucchi del mestiere, come i famigerati jumpscare, nel finale.

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L’epilogo svela il significato della scena iniziale, tra perdita e ossessione, vita e morte, e richiami ad un’aspirazione di immortalità come Dorian Gray.

La abuela è sicuramente uno degli horror più interessanti dell’anno, un film che regala delle riflessioni sul legame tra nonni e nipoti e sul nostro all’interno della famiglia. Disponibile su Prime Video, canale Midnight Factory.

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