Un thriller hitchcockiano ad alta quota, L’assistente di volo – The Flight Attendant di Stevie Yockey, con Kaley Cuoco, Zosia Mamet, Michiel Huisman e Rosie Perez

L’abbiamo vista crescere con la sfortunata 8 semplici regole…per uscire con mia figlia (2002-2005), emergere nell’ottava stagione di Streghe (1998-2006), per poi consolidarsi nell’immaginario collettivo come Penny di The Big Bang Theory (2007-2019). Dopo un’intera carriera tra risate registrate e sit-com multicamera per Kaley Cuoco è il momento dell’esame di maturità. Ed è qui che entra in gioco la nuova produzione HBO Max (Raised by Wolves, Zack Snyder’s Justice League): L’assistente di volo – The Flight Attendant (2021 – in onda).

Prodotta da Mr.Arrowverse Greg Berlanti, firmata da Steve Yockey (Supernatural), e tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Chris Bohjalian di cui, pensate, la Cuoco stessa era così fiduciosa del successo da opzionarne i diritti ancor prima di leggerlo, L’assistente di volo – in onda su Sky Serie e in streaming su NOW a partire dal 1 luglio 2021 – racconta di Cassie Bowden (Kaley Cuoco). Una hostess alcoolizzata e borderline che beve tra un volo e l’altro (perfino durante), flirta, e vive di sesso occasionale. Le ancore emotive della sua vita sono il fratello Davey (T.R. Knight) con cui condivide un passato problematico; l’amica e collega Megan Briscoe (Rosie Perez); nonché Annie Mouradain (Zosia Mamet), migliore amica e avvocatessa di successo.

Kaley Cuoco in una scena de L'assistente di volo

Durante un volo per Bangkok conosce l’affascinante sconosciuto Alex Sokolov (Michiel Huisman). L’alchimia è tangibile e finiscono a letto insieme. Il giorno dopo però, in preda ai postumi di una sbornia, Cassie si sveglia con accanto il cadavere di Alex. Quella che sarebbe dovuta essere la fuga di una notte finisce con l’essere l’inizio di un incubo: chi ha ucciso Alex Sokolov?

Completano il cast Michelle Gomez (Le terrificanti avventure di Sabrina), Colin Woodell (The Purge), Merle Dandridge, Griffin Matthews, Nolan Gerard Funk (Diario di una nerd superstar), Bebe Neuwirth (Frasier), Ritchie Coster e Briana Cuoco.

L’assistente di volo: uscire dalla comfort-zone di Pasadena 

Un curriculum quasi trentennale per la trentaseienne attrice californiana. Eppure, nonostante la tanta esperienza acquisita tra cinema e serialità televisiva, L’assistente di volo ha rappresentato per la Cuoco una preziosa prima volta. È infatti il primo progetto in cui l’ex-Penny si è ritrovata a dover girare una scena passionale tra le lenzuola. Al riguardo, nell’aprile 2021, il suo compagno di set Michiel Huisman – il secondo Daario de Il trono di spade (2011-2019) – ha dichiarato come:


Dopo tre ciak ha iniziato a tremare un po’, e io dico “Kaley, cosa stai facendo? Siediti e basta!” Era così a disagio che non aveva di come fare questa scena. Stava solo cercando di non toccarmi.

Potrebbe quasi sembrare un aneddoto superfluo e frivolo, e forse lo è anche. Eppure d’insita tenerezza. Specie nel raccontarci le difficoltà nel preparare una scena solo apparentemente semplice e naturale per un’attrice, a conti fatti, già veterana del piccolo schermo. Emerge così, tra le righe, quella che potremmo intendere come la chiave di volta di ciò che ha rappresentato per la Cuoco il prender parte a L’assistente di volo: il mettersi in gioco.

Kaley Cuoco in una scena de L'assistente di volo

Un uscire dalla pluridecennale comfort-zone dei panni ormai simbiotici di Penny per gettarsi a capofitto in un’avventura che nasce dark comedy per poi evolvere, lungo il dispiego di un elaborato (ma apparentemente prevedibile) intreccio dalle sfumature hitchcockiane di Intrigo internazionale (1959) e Il sipario strappato (1966) opportunamente ravvivato da puntuali e precise digressioni temporali dal gusto onirico-surreale, verso sempre più toni cupi da thriller denso.

Tra Penny e Cassie: una Kaley Cuoco così non l’avete mai vista!

Una transizione verso nuovi orizzonti interpretativi facilitata dalla caratterizzazione della sua Cassie. Gemella narrativa di Penny. Come lei intrappolata in un mood esistenziale di eccessi alcolici e di quell’insicurezza relazionale da tanti primi appuntamenti generante solitudine e disprezzo di sé.

Lineamenti caratteriali decisamente familiari quindi tendenti però verso un dark side marcato. Alimentato da un background caratteriale dai connotati ben oltre il drammatico che trova infine evoluzione e giustificazione narrativa in una spiccata accezione eroico-giallistica che, mista alla tendenza a combinare pasticci, dà a Cassie colore scenico e carattere da vendere.

Kaley Cuoco

Al contrario dei colleghi Jim Parsons e Simon Helberg che tra Hollywood (2020) e Annette (2021) sono riusciti a togliersi (quasi) del tutto l’etichetta di Sheldon e Howard, per la Cuoco, complice l’evidente similitudine caratteriale di fondo tra Penny e Cassie, potrebbe non essere ancora arrivato il momento di lasciare andare il proprio passato (ingombrante) comedy.

Nonostante questo però, complice un’interpretazione senza dubbio familiare ma intensa, arricchita da quel giusto mix di sangue freddo, schizofrenia, e ontologici sensi di colpa dostoevskijani, L’assistente di volo è da intendersi come un primo passo verso la definitiva maturazione artistica della Cuoco. Un’attrice perfettamente a suo agio nella comedy e che si scopre essere tremendamente efficace nel thriller a respiro corto; un talento giovane e mutevole, in crescita, prossimo ad una consacrazione tridimensionale e dalle mille sfumature.