Babylon, il nuovo film di Damien Chazelle, arriva nelle sale italiane.
Volete sapere se vale la pena andare a vederlo? La nostra recensione

Di cosa parla Babylon?

Babylon ci porta nella Los Angeles degli anni 20 del Novecento, durante l’epoca d’oro di Hollywood, dove regnano genio e sregolatezza oltre a segnare un momento cruciale per l’industria cinematografica, il passaggio dai film muti a quelli sonori. Seguiamo le vite professionali e personali di quattro personaggi: Manny Torres (Diego Calva), un aspirante attore ispano-americano, Jack Conrad (Brad Pitt), un famoso attore noto per la sua folle vita privata e preoccupato dall’arrivo dal sonoro, che rischia di stroncargli la carriera. Troviamo poi la conturbante e insicura Nellie LaRoy (Margot Robbie), destinata a una carriera fulminante e infine Sidney Palmer (Jovan Adepo), un giovane trombettista jazz che ha l’opportunità di iniziare una carriera nel cinema.

Perché vedere Babylon?

Il film di Damien Chazelle ha quel coraggio e quella sfrontatezza capace di sopperire ai troppi errori. Cade nella parabola narrativa dei personaggi, perde il controllo della trama ed è talmente ambizioso da risultare sbagliato. E allora perché vederlo? Perché è impossibile non amarlo. È disinibito, assurdo, vitale e coraggioso. È un film che tiene incollati nonostante tutto. Si esce dal cinema con la sensazione di aver assistito a qualcosa che sfiora il surreale, lo sconclusionato e il delirante, ma che è pura forza espressiva. È delirio, follia e strabordante divertimento.

babylon recensione

A chi piacerà?

A chi riesce ancora a stupirsi della magnificenza del cinema. Damien Chazelle sbaglia molte cose in questo lungometraggio, ma non la sua innegabile abilità di messa in scena che concilia l’intimo e lo scenario più ampio. La sua regia, misurata e ambiziosa, tiene le redini di un film anarchico che ricorda il cinema classico.

La scena più bella di Babylon

È quasi impossibile scegliere una scena. L’overture che precede il titolo di testa è un piccolo cortometraggio che è un vero gioiello. Tutto quello che c’è di sbagliato viene bilanciato da tantissime scene indimenticabili che raccontano, ancora una volta, il fare cinema. La scena delle riprese del primo film sonoro della protagonista Nellie LaRoy in cui il tecnico del suono è un despota che pretende il religioso silenzio o il caso fortuito di una farfalla che si posa sull’armatura di Jack Conrad e che rende memorabile una scena al limite del disastroso.

Babylon merita di essere visto?

Sì, per tutti ì motivi elencati sopra. Chazelle scende a patti con lo spettatore; il film non ha mezze misure, o lo si ama o lo si odia, è fascino o repulsione.
Sì, e il suggerimento è di farlo sul grande schermo per immergersi completamente nell’ambizioso mondo fatto di caos, vizi, assurdità e cose senza senso che lasciano, però, a bocca aperta.

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