Recensione di Star Wars Il Risveglio della Forza,
il settimo episodio della saga di Star Wars diretto da J.J. Abrams

C’è stato un risveglio: è (Star Wars) il risveglio della Forza. La luce è tornata, viva e potente, a scorrere inesorabile nel lato chiaro e a illuminare ogni forma di oscurità.

L’ultima sfida cinematografica del grande prescelto da Steven Spielberg, Jeffrey Jacob Abrams, è tra le più epocali e straordinarie del nostro decennio.
Dubbi, scetticismi e diffidenze sono state spazzati via dal talento del regista americano, un artista molto stimato nell’ambiente di Hollywood che, grazie al suo approccio ‘contemporaneo’ è riuscito a donare splendore ad una saga destinata a restare per sempre legata al genio del suo creatore: George Lucas.

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Star Wars Il Risveglio della Forza – Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia

La Galassia Lontana Lontana, le atmosfere nostalgiche, le storie e i mitici personaggi attraversano un asse temporale lungo 38 anni, in una continuity tra passato e presente che ha visto nascere sei pellicole e due trilogie, punto di riferimento e oggetto di culto per intere generazioni a partire da Guerre Stellari del 1977. Come un poeta all’apice della sua espressione creativa, Abrams ha compiuto la sua missione realizzando un film che non ha la presunzione di superare l’inarrivabile lavoro del suo predecessore, bensì di rielaborare sapientemente un tessuto storico solido, mescolando chiavi moderne e tecnicismi tradizionali con padronanza nel linguaggio e spirito di visione. Il settimo episodio è il punto d’inizio di un progetto più ampio che guarda al presente, metabolizza gli eventi accaduti e pensa al futuro con l’intento di estendere l’universo narrativo inserendo elementi nuovi e personaggi pronti a diventare i beniamini dei più giovani.

Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia
Star Wars Il Risveglio della Forza – Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia

Star Wars: Il Risveglio della Forza riavvolge il nastro al ’77 e torna al passato per comprendere quello che l’epopea stellare ha trasmesso al grande pubblico, allargando gli orizzonti nell’ottica di far rivivere quel sogno agli ‘apprendisti’ che si affacciano con curiosità e stupore al mondo di Guerre Stellari.
Abrams sfrutta tutti i mezzi a disposizione e sfodera il suo animo da fan-nerd per ampliare una storia incentrata sulle new entry, ramificata sui mitici baluardi della saga quali Han Solo, Leila, Luke, Chewbacca e i droidi protocollari C-3PO e R2-D2 (i cui nomi sono rimasti quelli originali senza subire, come in precedenza traduzioni nel doppiaggio). L’alone epico e la cifra stilistica di George Lucas trovano il giusto compromesso in un film che sfrutta ogni logica convenzione per proporre un blockbuster caleidoscopico ed emozionante, sulla scia del reboot di Star Trek, supervisionato brillantemente dallo stesso J. J. Abrams nel 2009. L’astuzia del regista americano è stata quella di realizzare una sorta di trasposizione del remake di Episodio IV Una Nuova Speranza che prosegue il franchise e lo rilancia, coniugando le frontiere scenografiche del digitale al realismo della pellicola dal forte coté vintage.

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Star Wars Il Risveglio della Forza – Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia

Tra citazioni e riferimenti filologici, riproduzioni su scala di navi spaziali, caccia ultra veloci e mezzi aerei memorabili, l’evocativa e immancabile colonna sonora del maestro John Williams (pilastro essenziale dell’intera serie di Star Wars) ci guida alla scoperta del pianeta Jakku e dei suoi personaggi (Rey, Finn, il droide BB-8, Poe Dameron, il malvagio Kylo Ren, tutti convincenti), che hanno il compito di continuare quello che Abrams ha iniziato.

Il Risveglio della Forza è un’esplosione di gioa per gli occhi, un tripudio di sensazioni e percezioni magiche che raggiungono l’apice con l’ingresso trionfale dell’eroe Han Solo, interpretato da Harrison Ford, l’unico in grado di eclissare il resto del cast con il suo sconfinato carisma. Per quanto lo script non sia tra i più sfavillanti (ma tutto sommato onesto), il film gode di una regia esaltante, ricca di virtuosismi e di un montaggio esemplare che traspone alla lettera lo schema classico lucasiano, enfatizzato da una fotografia iridescente e suggestiva. Il duello tra i due lati della Forza, tra le vie che separano il bene e male, è inserito nel contesto di una guerra spaziale, intrisa di svolte sorprendenti, dove enfasi, pathos e adrenalina celebrano il trionfo e la riuscita dell’evento-avvento più sentito del terzo millennio.

Star Wars Il Risveglio della Forza - Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia
Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia

L’obiettivo, palese e limpido sin dall’inizio, era quello di rivolgere lo sguardo ai cambiamenti, le dinamiche e i mutamenti di una società affacciata alla tecnologia e fedele alla tradizione. Un’operazione perfettamente compiuta da Abrams che ha sposato la filosofia Disney (dopo l’acquisizione della LucasFilm) e ha tracciato la rotta galattica per la prosecuzione di una saga che strizza l’occhio alle giovani leve e si appresta, così come Guerre Stellari, a lasciare il segno nell’era attuale. J.J. ha riacceso la luce.

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