RAINER WERNER FASSBINDER – Una luce dal di dentro
di Maria Mirani

A 40 anni dalla scomparsa di Rainer Werner Fassbinder (10 giugno 1982), arriva un saggio sul regista tedesco, scritto da Maria Mirani ed edito da Bietti.

Esistono film in cui il senso delle cose – o, per parlare il linguaggio dei poeti, il pianto delle cose – viene affidato a categorie intimamente musicali, che si incaricano di illuminare la narrazione come fossero una luce dal di dentro. Accade nella maggior parte delle opere di Rainer Werner Fassbinder, scomparso a trentasette anni, le cui narrazioni per immagini sfruttano tali categorie con intenzione drammaturgica, politica, polemica: il refrain, che ha la malinconia di qualcosa che ricade sempre nel passato; il dissidio tra tonalità e atonalità come atteggiamento morale, etica del mondo; il pastiche musicale e l’overloaded soundtrack in quanto dialettica tra testualità musicali differenti.

E ancora, le canzoni scritte con l’amico Peer Raben e affidate ad attrici-monumento come Hanna Schygulla e Jeanne Moreau, brani pop in disfacimento che son “caramelle al sapore di morte”. Capita, vedendo certe sequenze del cineasta, di fare esperienza del dionisiaco di Nietzsche e della gestalt proustiana della sensazione, per cui le linee melodiche si distenderebbero dentro di noi, impronte sensibili della memoria involontaria.

Rainer Werner Fassbinder - Una luce dal di dentro

Il Fotogramma Bietti di MariaMirani è un’operazione di dissezione del linguaggio audiovisivo del regista, all’interno del quale certe verità filosofiche vengono affidate solo a strutture linguistiche a-logiche; un’impresa di disvelamento di una segreta e diafana luce musicale, dell’anima del cinema di Rainer Werner Fassbinder.Il libro è disponibile in formato Epub a 1,99 su Bietti.it, su Amazon.it Kindle a 2,69 e in copia cartacea a 4,99 euro (print on demand).

Biografia dell’autrice

Maria Mirani (Brescia, 1994) è artista e musicista. Parallelamente alla formazione nel contesto dell’arte visuale e del cinema d’animazione, si interessa alla critica audiovisiva e studia chitarra classica al Conservatorio di Brescia. È autrice musicale, chitarrista e cantante di VIADELLIRONIA.