Pedro Almodóvar svela i suoi prossimi due progetti: un corto e un film in lingua inglese

0
1047
Pedro Almodóvar
Pedro Almodóvar sul set di Dolor y Gloria
Dopo la corsa agli Oscar con la sua ultima fatica Dolor y Gloria, durante un’intervista per IndieWirePedro Almodóvar ha spiegato quali saranno i suoi prossimi lavori.
Si tratta di due progetti, un cortometraggio e un lungometraggio, che segnano il tanto atteso passaggio del regista al cinema girato in lingua inglese.
In passato, Almodóvar ricevette l’offerta di dirigere Sister Act (1993) e, nel suo adattamento dei racconti di Alice Munro, Julieta, era previsto che recitasse Meryl Streep, anche se poi il film fu girato in spagnolo.
Il primo progetto è un corto con Tilda Swinton ispirato a La Voce Umana, opera teatrale di Jean Cocteau, mentre il secondo è l’adattamento della raccolta di storie La Donna che Scriveva Racconti di Lucia Berlin.
Almodóvar ha detto di voler girare La Voce Umana a Madrid ad aprile in un teatro di posa.
“E’ strano quando gli amici mi chiedono che cosa voglio fare dopo e poi si sorprendono se dico loro che mi piacerebbe molto girare un corto, che durerebbe circa 15 minuti. È una storia che mi appassiona e sono molto felice di portarla avanti.”
L’opera vede una donna al telefono mentre parla con il suo amante.
L’interesse di Almodóvar per la suddetta risale sino al 1988, quando gli servì da ispirazione per il film Donne sull’Orlo di una Crisi di Nervi.
Il regista dice di aver cercato con la Swinton di adattare ai giorni nostri alcuni aspetti dell’opera originale, nella quale la donna cerca di convincere l’amante a non lasciarla.
“Ho discusso con lei se sarebbe stato il caso di dire questo o quello. Ho pensato che nessuna donna potrebbe comportarsi così, perchè è un modo di fare antiquato. Quella mentalità non esiste più.”
Almodóvar ha definito il suo progetto “molto personale ” e come un “esperimento visuale”, ammettendo che da tempo desiderava lavorare con la Swinton:
“A volte senti il bisogno di qualcuno che ti capisca perfettamente. Nel caso di Tilda, è esattamente come l’ho immaginata. Lei è molto aperta e intelligente.Durante le prove ci siamo capiti l’un l’altra.”
L’entourage del filmmaker non ha dato certezze sulla tabella di marcia dei due progetti ma ha confermato che il corto servirà da banco di prova al regista per girare in lingua straniera.
Riguardo al lungometraggio, il cineasta ha dichiarato di voler adattare “cinque storie brevi di una scrittrice americana” ambientate in Texas, Oakland e Messico, con un misto di lingua inglese e spagnola.
Il libro della Berlin è una delle letture preferite del regista, di cui ha detto:
“E’ un libro meraviglioso. La Berlin non è molto diversa da Alice Munro. Era una alcolizzata sposata con un drogato. Una donna molto complicata.”
Almodóvar ha infine citato Salvador Mallo, il suo tormentato alter-ego in Dolor y Gloria interpretato da Antonio Banderas:
“Quando nel film dice che lui non può vivere senza fare cinema, è vero. Questo è quel che sento. Non significa che devo fare grandi o piccoli film. Quello che conta è che devo pensare al futuro… e ora lo sto facendo.”
L’idea è quella di presentare La Voce Umana durante i festival autunnali, per poi dedicarsi alla produzione de La Donna che Scriveva Racconti entro la fine dell’anno.