Sony Pictures ha fatto slittare di 7 mesi il cinecomic con Jared Leto nei panni del vampiro vivente di Marvel

Non uscirà più il 19 marzo l’atteso cinecomic Morbius, spin-off di Spider-Man che sancisce la collaborazione di Jared Leto con il mondo cinecomic, questa volta per la Marvel dopo il Joker di Suicide Squad. Sony Pictures ha deciso di posticipare l’uscita un’altra volta, fissandola per l’8 ottobre 2021. Lo spettro del Covid 19 continua a far tremare le majors, consce che anche con il vaccino è troppo presto per parlare di riapertura delle sale.

Diviso tra l’essere un uomo o un mostro, il Morbius di Leto è il prossimo antieroe legato alla Sony dopo Eddie Brock in Venom, alimentato dal simbionte di Tom Hardy. “C’è una battuta nel film in cui Morbius dice che stava morendo da tutta la vita e ora si sente più vivo che mai. Penso che riassuma tutto“, ha detto Leto. “Qualcuno che è stato afflitto da questa orrenda malattia per poi ottenere all’improvviso questo immenso potere e questa forza fisica, ma c’è un lato oscuro“, ha aggiunto. “Quella battaglia tra la luce e l’oscurità è qualcosa che combatte per tutto il film.”

Diretto da Daniel Espinosa, il film include nel cast Adria Arjona, Matt Smith, Al Madrigal, Jared Harris e Tyrese Gibson (il Roman Pearce nel franchise di Fast & Furious).

La sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e BurkSharpless. In passato i due hanno lavorato agli script di Dracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe, Gods of Egypt Power Rangers.

Avi Arad Matt Tolmach hanno prodotto il lungometraggio insieme a Lucas Foster.

LA SINOSSI

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Fonte: Deadline