Stop alla produzione di “Going Electric”, biopic sul menestrello Bob Dylan diretto da James Mangold, con protagonista Timothée Chalamet

Going Electric di Mangold è solo la punta dell’iceberg dei progetti bloccati a causa della delicata situazione internazionale da Covid-19. Ad annunciarlo il direttore della fotografia Phedon Papamichael, intervistato da Collider in occasione dell’ultimo film di Aaron Sorkin Il Processo ai Chicago 7

«Sono felice del successo dei miei film [Il processo ai Chicago 7 e Le Mans ’66 sempre di Mangold]. Sono entrambi ambientati nello stesso periodo. Non ricordo cosa stavo facendo prima di questo.

Ah sì, stavo per fare quello di Bob Dylan con James Mangold. Ma poi non abbiamo fatto più nulla e Timothee Chalamet non ha potuto recitare in Going Electric. Sarebbe stata la mia terza pellicola di fila ambientata negli anni sessanta.

Non possiamo farlo però, per lo meno non ora perché sarebbe tosto da fare col COVID-19 di mezzo perché sarebbe tutto ambientato in questi piccoli club pieni di comparse in costume, con un sacco di trucco e parrucco. Ergo il nostro prossimo progetto sarà Indiana Jones 5, sempre con Mangold ovviamente.»

going electric chalamet

Timothée Chalamet avrebbe prestato il volto per interpretare Bob Dylan nel periodo di transizione che vide virare il menestrello del folk verso il genere rock con l’album del 1965 Bringing It All Back Home (primo album della trilogia rock contenente la celebre Mr. Tambourine Man), suscitando un grande clamore.

Per Mangold invece si sarebbe trattato di un ritorno a un biopic musicale dopo Quando L’Amore Brucia L’Anima – Walk The Line, il film del 2005 sulla travagliata e passionale storia d’amore fra Johnny Cash e June Carter Cash.

Timothée Chalamet lo vedremo nel Dune di Denis Villeneuve e in The French Dispatch di Wes Anderson. Covid permettendo.

Fonte: Collider