Arriva oggi su Amazon Prime Video Gen V, l’attesissima serie spin-off di The Boys.
Abbiamo visto in anteprima il primo episodio dell’attesissima serie Gen V, spin-off di The Boys. Ecco 5 buoni motivi per guardarlo.
1) L’universo di The Boys
Ambientata al college, Gen V conserva tutta l’audacia, il cinismo e l’umorismo (qui più adolescenziale) che animano lo show principale, sottolineando le enormi possibilità di costruire un universo di The Boys che riesca a mantenere un’identità creativa originale e inimitabile.
Lo spin-off espande il mondo di The Boys plasmando un diversivo propedeutico alla narrazione iniziata con le prime tre stagioni e al momento sospesa per lo sciopero degli attori.
2) Il lato teen dei Super
Sviluppato da Eric Kripke, Evan Goldberg e Craig Rosenberg, produttori esecutivi di The Boys, e diretto da Michele Fazekas e Tara Butters, Gen V è ambientato alla Godolkin University gestita dalla Vought, umilmente abbreviata con God U.
Sotto l’occhio vigile della preside Indira Shetty (Shelley Conn), la Godolkin funge da campo di addestramento per i nuovi Super. Scopriamo così che, in questo universo narrativo, i Super possono studiare per raggiungere diverse carriere nella lotta al crimine o nella recitazione.
Il college è severo e mette in continua competizione i suoi studenti che vengono pubblicamente classificati in base alle abilità e al loro potere. Ovviamente non può mancare il re indiscusso del campus, che neanche a dirlo, si fa chiamare Golden Boy (Patrick Schwarzenegger).
Il trattamento “teen” rende lo spettatore molto più indulgente verso i protagonisti rispetto alle loro controparti adulte. La giovinezza va di pari passo con la trasgressione, gli sbagli e la voglia di mettersi in gioco, atteggiamento che qui, ovviamente, è reso incredibilmente pericoloso e spinto al limite come forse The Boys non aveva ancora osato.
3) I nuovi personaggi
Oltre al già citato Golden Boy, nel primo episodio facciamo la conoscenza della matricola Marie (Jaz Sinclair) che ha il potere di manipolare il sangue e la fidanzata di Golden Boy, Cate (Maddie Phillips), che invece può controllare le menti solo toccando le persone. Insieme a Golden Boy, nella cerchia dei cool kids conosciamo anche il suo braccio destro Andre (Chance Perdomo) e Jordan Li (Derek Luh). Infine c’è la compagna di stanza di Marie, Emma (Lizze Broadway) che ha la bizzarra capacità di rimpicciolirsi.
4) Le tematiche
Come in The Boys, i protagonisti scoprono presto che la Vought non sta tramando nulla di buono, questa volta attraverso un’iniziativa segreta denominata “The Woods” (Il Bosco). L’ambientazione collegiale offre la possibilità di affrontare, anche se in maniera allegorica, diverse tematiche sociali. Infatti molti dei poteri dei protagonisti fungono da metafore per richiamare temi quali il disturbo alimentare, l’autolesionismo, la disforia di genere e l’identità non binaria.
5) Lo splatter sempre più splatter
Se The Boys ci ha abituato a scene che trascendono il trash e lo splatter, Gen V non sarà da meno. Già nel primo episodio abbiamo le prime avvisaglie di macabri incidenti, situazioni sessuali grottesche che mantengono però quell’umorismo “grossolano” del genere e una violenza visiva che è ormai marchio di fabbrica della serie.