In contemporanea con la presentazione alla Berlinale 2017, abbiamo visto Logan in anteprima. Ripercorriamo i film che potrebbero aver influenzato l’ultimo cinecomic dedicato a Wolverine.

La pellicola, diretta da James Mangold, è già ad oggi una pietra miliare del genere. La storia di Wolverine trova nel capitolo finale la sua migliore identità. Il Logan dei fumetti viene trasposto al cinema con un’estetica brutale ma ricca di cuore. Disperata ed emozionante. Il film con Hugh Jackman riesce a prendere numerose suggestioni da altre opere cinematografiche, mischiandole in un prodotto unico e mai visto prima nel panorama dei cinecomic.
Abbiamo provato quindi a stilare una lista dei possibili lungometraggi che, secondo noi, hanno ispirato LOGAN.
1) IL CAVALIERE DELLA VALLE SOLITARIA, di George Stevens
Non c’è dubbio che il film di George Stevens abbia ispirato Logan. Shane è un eroe solitario, proprio come Wolverine, che incontra nel suo percorso una famiglia. Nella vallata in cui essi vivono vi è un’altra famiglia, i Ryker, che opprime gli abitanti con prepotenza. Le immagini de Il cavaliere della valle solitaria scorrono in sottofondo in una toccante scena tra Charles Xavier e X-23 a metà film. Il regista James Mangold ha inoltre ammesso che parte della trama di Logan è stata influenzata dal classico western di Stevens.

2) LA SAGA DI MAD MAX, di George Miller
Non c’è personaggio, slegato dal mondo dei fumetti, più vicino a Logan del Mad Max di George Miller. Osservando l’ultimo capitolo della saga di Wolverine è impossibile non pensare che il mondo distonico di Miller abbia ispirato Logan. Non solo Fury Road, ma anche Oltre la sfera del tuono (Thunderdome). Il terzo Mad Max e il terzo spin off dedicato al mutante di adamantino hanno in comune un suggestivo terzo atto con al centro… una comunità molto particolare.

3) ROCKY BALBOA, di Sylvester Stallone
La carriera di Sylvester Stallone ha aderito al personaggio di Rocky così come quella di Hugh Jackman con Wolverine. La saga del pugile di Philadelphia si chiude con un sesto capitolo in cui l’eroe viene mostrato debole e invecchiato. Rocky conserva ancora l’energia per un ultimo combattimento… e così, lo vedrete nel film, anche il mutante con gli artigli. La forza di Balboa, che resiste e si rigenera dalle colpi subiti nella vita, non può che avere ispirato Logan. Forse anche per questo è così commovente.

4) UNBREAKABLE – IL PREDESTINATO, di M. Night Shyamalan
Per la prima volta in un cinecomic il protagonista legge i fumetti su… se stesso. È una rivoluzione copernicana nell’equilibrio del racconto. Il meta-cinema diventa meta-fumetto e, facendo ciò, acquisisce un maggiore senso di realismo. Chi aveva fatto una cosa simile? Mr. Shyamalan con Unbreakable! Che sia stato di ispirazione per le scelte di trama di Logan? Probabilmente sì.

5) SICARIO, di Denis Villeneuve
L’ambiguità tra il bene e il male. La domanda sul fine, che non può sempre giustificare i mezzi. Un confine da raggiungere, come quello di El Paso in Sicario, oltre il quale vi è la salvezza. Persino la colonna sonora d’atmosfera e non invasiva sembra avere ispirato la regia di Mangold.

6) I FIGLI DEGLI UOMINI, di Alfonso Cuarón
Il mondo va salvato proteggendo una persona. L’indifeso (nel caso di Laura Kinney mica tanto…) diventa chiave essenziale per la ricostruzione del futuro. I protagonisti si muovono come latitanti in un ambiente a loro ostile. La scintilla di speranza va tenuta in vita ed entrambi i film giocano il loro fascino sull’oscurità che circonda la sua luce.

7) NON È UN PAESE PER VECCHI, dei fratelli Coen
Si tratta di una suggestione. Non abbiamo grandi prove a sostegno di questa tesi se non una sensazione. Sarà la violenza viscerale e brutale del capolavoro dei Coen, ritrovata in Logan. Sarà l’ambientazione desertica, le fughe disperate mentre i protagonisti sono inseguiti da una forza inarrestabile. Ma Non è un paese per vecchi sembra avere donato parte del suo patrimonio genetico a Logan.

8) COSMOPOLIS, di David Cronenberg
Qui le analogie si fanno decisamente sottili e leggere. C’è solo un’idea, molto forte, di regia. Nel primo atto osserviamo Logan vivere il mondo in cui si ritrova lavorando come autista. Cronenberg usava una Limousine come terreno di gioco per mostrare il suo mondo distopico, così anche Mangold usa i veicoli per permettere allo spettatore di esplorare, attraverso gli occhi di Wolverine, il mondo disperato e senza mutanti del film.

9) LITTE MISS SUNSHINE, di Jonathan Dayton e Valerie Faris