Denis Villeneuve

Titolo: Denis Villeneuve: La verità oltre lo sguardo
Autori: Francesco Grano
Casa editrice: Santelli Editore
Pagine: 96
Prezzo: 11,90 euro

È un contenitore e generatore di mostri della mente e di fantasmi del passato, il cinema di Denis Villeneuve. Una galleria di attanti che abitano universi sviluppati verticalmente, e generati da spostamenti di camera che si tramutano in confini da superare e rivelazioni profetiche da decodificare circa qualcosa di terribile che sta per accadere.

Denis Villeneuve non si affianca ai vari generi, ci si immerge di tutto peso per poi piegarli secondo le proprie cifre stilistiche ed esigenze autoriali. Il suo è un talento sopraffino di chi vanta la capacità di rendere l’ordinarietà un covo di spettri alimentati da paure ancestrali.

blade runner 2049
Ryan Gosling e Harrison Ford in un’immagine di Blade Runner 2049

È un regista Villeneuve che non ha bisogno di un costrutto visivo imponente, perché la sua necessità di indagine vira verso la mente dell’uomo, le sue difficoltà di scendere a compromessi con qualcosa che non comprende (il linguaggio alieno in Arrival, la lingua spagnola in Sicario), o non vuole comprendere (l’affermazione della donna in Polytechnique), senza dimenticare l’istinto animalesco tenuto taciuto per anni e adesso pronto a fuoriuscire in tutta la sua terrificante sete di vendetta (Prisoners).

È un mondo di (pochi) angeli e peccatori quello di Denis Villeneuve; un universo cinematografico che Francesco Grano ha avuto il coraggio di affrontare nel suo volume intitolato per l’appunto Denis Villeneuve: La verità oltre lo sguardo. e pubblicato da Santelli Editore.

Ed è proprio andando a ricercare i significati più nascosti dietro ogni singola scelta registica e di messa in quadro che l’autore intende analizzare la carriera del cineasta canadese, seguendo un ordine sia cronologico che tematico nella disamina dei film che hanno fatto di Villeneuve uno dei più interessanti registi degli ultimi anni.

Nella lettura dell’opera si sente vibrante l’esigenza di Grano di far conoscere la carriera di questo cineasta a un raggio più ampio di lettori (e spettatori) possibili. Per farlo l’autore si avvale di un linguaggio semplice, scevro di tecnicismi e supportato da una buona conoscenza della materia trattata.

Non mancano qua e là certe ripetizioni di concetti importanti e alla base di quella proposta da Grano come l’essenza dello stile di Villeneuve (quello che l’autore denomina – partendo da Deleuze – “triangolazione di sguardo”) ma che alla fine non ostacolano la scorrevolezza di una lettura coinvolgente.

Pur disaminando con accuratezza ogni film (compresi quelli realizzati a inizio carriera e meno conosciuti al grande pubblico), vista la materia trattata nasce nel lettore il desiderio di approfondire ancora più a fondo ogni singola pellicola. Sarebbe risultata, pertanto, ancora più incisiva un’analisi maggiormente dettagliata di ogni opera, destinando ogni capitolo alla loro disamina, ma si tratta giusto di una piccolezza che non infierisce sul giudizio complessivo di tale volume.

Il punto di forza di Denis Villeneuve: La verità oltre lo sguardo sta dunque nell’ambizione di analizzare un cinema così ancora poco indagato, mettendosi al servizio di ogni tipo di spettatore, da quello cinefilo, a quello che inizia ad approcciarsi al mondo della critica e analisi cinematografica. Il risultato è un testo da non perdere, adatto a tutti e che vi farà venire voglia di accendere la TV e iniziare una maratona senza fine del cinema di Denis Villeneuve. Cinema che, starete certi, guarderete sotto un altro aspetto grazie agli strumenti di analisi forniti da Francesco Grano.